Cloud Italia è la strategia che porterà tutti i dati e i servizi digitali della Pubblica Amministrazione sul cloud. Vediamo di cosa si tratta.
Cloud Pubblica Amministrazione: è stato dato il via al Cloud nazionale per la Pubblica Amministrazione dal Dipartimento per la trasformazione digitale. Ad oggi, infatti, la maggior parte dei servizi pubblici sono erogati tramite i data center della Pubblica Amministrazione.
Il problema, però, sta negli standard di affidabilità e sicurezza che spesso non vengono rispettati, come accertato dall’Agenzia per l’Italia digitale (AgID). Il 95% degli 11mila data center, che sono utilizzati nella PA, non rispettano i requisiti minimi di sicurezza, affidabilità ed efficienza.
Proprio per questo, si è pensato di creare un Cloud apposito per la Pubblica Amministrazione. Vediamo di cosa si tratta nello specifico.
Cloud Pubblica Amministrazione: di cosa si tratta
Il processo di migrazione sul cloud della Pubblica Amministrazione è stato affidato a Cloud Italia. Per farlo, il PNRR ha messo a disposizione 6,4 miliardi di euro, per permettere alle amministrazioni di stare al passo col processo di trasformazione digitale.
È proprio nel PNRR che il cloud della Pubblica Amministrazione trova posto, col progetto Cloud First, per fare in modo che tutti i servizi vengano erogati sulla base dei paradigmi del Cloud.
Cloud Pubblica Amministrazione: come avverrà la migrazione
La migrazione dei servizi e dei dati relativi alla Pubblica Amministrazione sul Cloud avverrà mediante un processo centralizzato, uguale per tutte le amministrazioni.
I piani di migrazione saranno definiti dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale (DTD).
Il processo avverrà in tre fasi:
- Nei primi mesi del 2021 sarà pubblicato un bando per la realizzazione del PSN, da terminare entro la fine dell’anno;
- La seconda fase prevede l’assegnazione del bando, entro la fine del 2022;
- Nella terza fase, che inizierà alla fine del 2022, inizierà il processo di migrazione della Pubblica Amministrazione verso il Cloud: un’operazione che terminerà entro il 2025.
Cloud Pubblica Amministrazione: perché è importante
Il processo di migrazione dei dati e dei servizi della Pubblica Amministrazione verso il cloud è essenziale per garantire ai cittadini i diritti digitali di cui hanno un bisogno. Tra questi diritti, troviamo sicuramente quello di crescere in un Paese che possa competere con gli altri e che possa generare opportunità.
I vantaggi saranno per:
- Cittadini: grazie alla traslazione dei servizi della PA sul Cloud, saranno garantiti ai cittadini servizi di maggiore affidabilità, sicurezza e rispetto della privacy;
- Amministrazioni, che beneficeranno di un significativo risparmio e potranno reinvestire i fondi nello sviluppo di nuovi servizi, con maggiore trasparenza sui costi e sulla gestione delle infrastrutture;
- Le piccole e medie imprese: poiché saranno chiamate per accompagnare le amministrazioni verso l’adozione di nuove soluzioni in cloud, per i loro servizi, aumentandone la qualità e la quantità.
Le ultime novità
Il Dipartimento per la trasformazione digitale (Dtd) ha dato il via alla gara per il Cloud nazionale della Pubblica Amministrazione, indicando la proposta del raggruppamento di imprese, guidato da Tim, Cdp Equity, Leonardo e Sorgei, come riferimento.
Si presuppone che il bando possa essere pubblicato nei primi mesi del 2022, per rispettare la tabella di marcia.
Il primo passo sarà creare un’infrastruttura innovativa, per abilitare e accelerare il processo di migrazione della PA verso il Cloud, ovvero il Polo Strategico Nazionale (PSN).
Il PSN sarà un’infrastruttura informatica, che fungerà da supporto per le amministrazioni centrali e le principali amministrazioni locali, come Regioni, ASL e città metropolitane. Il PSN servirà a garantire controllo, vigilanza e monitoraggio pubblico, ma soprattutto sicurezza nella migrazione sul Cloud dei servizi della PA.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it