Ecco cosa è cambiato in materia di Amministrazione Trasparente all’indomani della conversione in legge del Decreto Milleproroghe.
Amministrazione Trasparente: le novità del Decreto Milleproroghe intervengono sull’articolo 14 del Dlgs 33/13.
Le novità riguardano nello specifico gli obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo e i titolari di incarichi dirigenziali.
Scopriamo cosa cambia.
Amministrazione Trasparente: novità da Decreto Milleproroghe
Le misure che riguardano la trasparenza sono state inserite nell’art.1 comma 7 e seguenti del Decreto Milleproroghe.
I portali di Amministrazione Trasparente dei siti della Pubblica Amministrazione dovranno dunque adeguarsi quanto prima.
NOVITA’ – Il congelamento dell’obbligo di pubblicazione delle informazioni fino al 31 dicembre 2020. Occorre infatti che gli obblighi siano graduati in relazione all’incarico svolto. – La sospensione dell’irrogazione delle sanzioni relative alla mancata o incompleta comunicazione dei dati riguardanti i redditi. Si prevede infatti adesso la sola comunicazione all’amministrazione di appartenenza. – L’obbligo di pubblicazione delle dichiarazioni patrimoniali e reddituali solo per le posizioni apicali. – Le disposizioni di cui all’art.14 del decreto legislativo 33/2013 continuano, invece, a trovare piena applicazione per i Segretari Generali dei Ministeri e per i titolari di incarichi di direzione di strutture articolate e di funzione dirigenziale di livello generale.
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Il Governo accoglie così l’appello dell’ANAC, in disaccordo con la prima versione del Decreto Milleproroghe diffusa alla fine del 2019, dove gli obblighi erano stati del tutto cancellati.
Queste modifiche normative richiedono il supporto di strumenti informatici aggiornati ed adeguati, che affianchino l’ente nella gestione e nella corretta pubblicazione delle informazioni.
Attestazione OIV Trasparenza: un modello per attestare la “completezza” dei dati pubblicati.
Una soluzione che risponde alle mutate esigenze
Ricordiamo che per venire incontro alle esigenze degli Enti l’AgID ha pubblicato le Linee Guida su acquisizione e riuso di software per le pubbliche amministrazioni.
Esse stabiliscono che, nell’ambito degli applicativi disponibili per le PA, gli enti siano obbligati a scegliere proprio il riuso del software nel caso siano presenti soluzioni adatte a soddisfare le esigenze dell’ente.
Ciò detto, per rispondere alle mutate esigenze introdotte dal nuovo dettame occorre, pertanto una soluzione applicativa per adempiere in modo semplice ed efficace alle disposizioni del d.lgs. 33/2013 modificate dal Milleproroghe.
Proprio per soddisfare questa necessità l’AgID ha reso disponibile al riuso la soluzione applicativa PAT – Portale Amministrazione Trasparente, che risponde perfettamente a questo identikit.
PAT è stato sviluppato da ISWEB S.p.A. che ne cura l’aggiornamento normativo e tecnologico e che fornisce i servizi annessi al riuso a centinaia di enti e società del comparto pubblico.
Quali sono i suoi vantaggi?
Oltre a rispettare la regola del riuso (PAT è iscritto infatti al catalogo dei software a riuso di Developers Italia) la soluzione presenta altri numerosi vantaggi:
- Semplicità: questo strumento consente di ottemperare agli adempimenti in maniera intuitiva. Senza che il personale necessiti di conoscenza approfondita del quadro normativo o competenze tecniche specifiche. Il fruitore infatti viene “tenuto per mano” e guidato durante la redazione e la fase di inserimento del dato. I riferimenti normativi, per qualsiasi problema, sono comunque disponibili in ogni area del sito;
- Precisione: si evita in modo assoluto la duplicazione delle voci e gli errori di questo tipo, garantendo un controllo semplice e completo delle informazioni inserite. Tutto questo al fine di prevenire l’irrogazione di eventuali sanzioni;
- Interoperabilità: la soluzione garantisce la continuità del servizio in corso poiché è pienamente compatibile con applicativi e basi dati preesistenti. Consente inoltre senza problemi il caricamento automatico dai dati e delle informazioni sul nuovo ambiente informatico;
- Aggiornamento continuo: l’applicativo risulta sempre aggiornato rispetto al quadro normativo;
- Supporto tecnico sempre disponibile: questo grazie ad un help desk telefonico dedicato su numero verde gratuito;
- Supporto al riuso: sono infine resi disponibile dei servizi di supporto al riuso ad hoc, disponibili sul MEPA.
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Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Secondo il mio punto di vista, affermare “Il congelamento dell’obbligo di pubblicazione delle informazioni fino al 31 dicembre 2020. Occorre infatti che gli obblighi siano graduati in relazione all’incarico svolto” trovo sia fuorviante e generalizzato: gli obblighi di pubblicazione della situazione patrimoniale sono da considerare sospesi per il 2020 e riguardano i dirigenti e i titolari di incarichi di vertice, ma non certo i “politici” come da occhiello dell’articolo. Riporto un estratto da luigioliveri.blogspot.com Il Legislatore, tuttavia, ha esteso la sospensione degli obblighi e delle sanzioni e della vigilanza sugli obblighi concernenti i dati patrimoniali anche ad una categoria di… Leggi il resto »