Dover decidere senza saperne nulla. Succede sovente agli amministratori locali, ‘condannati’, nel Belpaese, a doversi spesso districare fra sistemi complessi e normative poco chiare.


Avere contezza dello stato di salute finanziaria di un Comune, a esempio, dovrebbe costituire la base di partenza per qualsiasi scelta strategica. Eppure, se non sei tu il ragioniere capo o, comunque, se non hai alle spalle anni di studio dedicati a quella sorta di religione che è diventata la contabilità armonizzata, ti sarà sempre impossibile comprendere la reale condizione finanziaria in cui versa il tuo Ente.

Fortunatamente, a tal riguardo, son venute incontro le nuove tecnologie legate agli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale. Ci riferiamo alla piattaforma Efficientometro.com, che, avendo raccolto e messo a confronto fra loro i saldi contabili di tutti i Comuni, è in grado di restituire, on demand, una fotografia facilmente comprensibile dello stato di salute dell’Ente. Il bello di questa tecnologia, trattandosi di dati pubblici non soggetti a vincolo di privacy, è che essa ti consente, altresì, di confrontarti con qualsiasi altro Ente e, pertanto, di sbirciare in casa altrui, venendo a conoscenza delle strategie contabili praticate e della stessa salute finanziaria di cui godono gli altri Enti.

Per mostrare il funzionamento di questa piattaforma web vogliamo condividere con i lettori di lentepubblica.it gli esiti dell’”esame del sangue” effettuato per un Comune scelto a caso, a esempio, il Comune di Pistoia. Nel presente servizio vengono pertanto evidenziati i rilievi emersi dall’analisi degli ultimi cinque esercizi, dal 2019 al 2023, per come analizzati da Efficientometro.com, sulla base dei rendiconti depositati nella Banca dati ufficiale del MEF (BDAP).

 

I punti di forza

Al riguardo, come meglio si vedrà più avanti con il cosiddetto Margine Corrente, si è constatata una robusta solidità finanziaria dell’Ente, che, pertanto, sulla base degli andamenti di fine 2023, non vede davanti a sé il rischio prospettico di squilibri di bilancio o di tensioni finanziarie. Un chiaro indice di buona performance è altresì costituito dalla esiguità dei residui passivi a data recente: per le Spese correnti il plafond dei residui da mancato pagamento, pari a €/mgl 9.907, è fisiologico al punto da collocare il Comune di Pistoia alla terza posizione in classifica, fra i 233 Comuni della regione messi a confronto. Molto buona, anche la performance relativa ai debiti in essere sul capitolo II delle Spese per investimenti, dove i residui c/residui risultano appena pari a €/mgl 7 nonostante l’ammontare medio annuo impegnato risulti ragguardevole (€/mgl 11.483). Ciò a significare che gli impegni contabili per investimenti trovano realizzazione integrale e pagamenti entro tempi contenuti.

I punti di debolezza

Criticità si rinvengono, invece, riguardo alla consistenza alquanto significativa dei residui attivi relativi alle Entrate proprie. Vuol dire che gli incassi a titolo di tasse, fitti, multe etc. sono sensibilmente al di sotto di quelle anno per anno preventivate, con una quota media annua del ‘non riscosso’ che nel periodo 19-23 risulta di varia consistenza:

  • €/mgl + 6.937 per i Tributi (Titolo I)
  • €/mgl +5.935 per gli Extra-tributi (Titolo III)
  • €/mgl +229 per i Trasferimenti Correnti (Titolo II)

Da quanto innanzi si evince come le riscossioni medie sono risultate efficaci per i Trasferimenti Correnti, ma lo sono meno per le Entrate proprie di cui al Titolo I (Tributi) e al Titolo III (Extra-tributi). A esempio, riguardo alla principale Entrata (i Tributi) si conferma, nel quinquennio, un tasso di riscossione poco performante: a fronte di un Accertato medio pari a €/mgl 67.215, il correlato Riscosso (competenza + residui) si è fermato a €/mgl 60.278. Sottraendo, pertanto, dall’Accertato il predetto Riscosso complessivo, si determina l’incremento a monte dei residui del Titolo I delle Entrate, come dianzi visto, in misura di €/mgl 6.937. La somma in parola deve intendersi al netto di, eventuali, susseguenti riaccertamenti o cancellazioni di residui.

Gli accantonamenti prudenziali nel fondo FCDE

Tributi ed Extra-tributi coprono di norma quasi il 100 per cento delle Entrate a rischio di mancata riscossione. Nel caso del Comune qui monitorato tale criticità risulta, tuttavia, sterilizzata in rendiconto tramite un fondo FCDE calcolato dall’Ente con buoni margini di precauzione. In particolare, per l’esercizio 2023, a fronte di una cospicua “massa critica” di crediti vetusti soggetti a difficile esigibilità, in misura di €/mgl 56.579 – trattasi dei residui c/residui relativi alla somma tra tipologia 101 del Titolo I, e tipologie 100, 200 e 500 del Titolo III – il blocco alle autorizzazioni di Spesa tramite FCDE risulta affidato a un accantonamento di €/mgl 75.644, che, molto prudenzialmente, supera la “massa critica” di €/mgl +19.065, pari al +33%.

Quanto innanzi consente al Comune di Pistoia di posizionarsi fra le prime posizioni in classifica della regione per quanto riguarda gli accantonamenti maggiormente rigorosi.

Il Margine Corrente

Come già cennato in precedenza, infine, l’indicatore che pesa in misura preponderante sul responso di solidità finanziaria del Comune è il cosiddetto Margine di manovra corrente. Stando ai dati contabili, nel quinquennio 19-23 il Comune di Pistoia ha assunto obbligazioni e impegni, a titolo di ‘Spese Correnti + Rimborso mutui’, per complessivi €/mgl 90.645 annui. E’ certamente indice di sana gestione, pertanto, il fatto che durante lo stesso periodo quinquennale, l’Ente in parola ha visto assicurato nelle casse comunali – sulla contrapposta voce contabile costituita dalle Entrate ricorrenti – introiti annui medi (già riscossi) pari a €/mgl 95.062.

Come si vede, quest’ultimo importo supera di €/mgl +4.417 (+4,9%) la totalità degli impegni giuridici assunti e scaduti, in concomitanza, a Titolo di Spese Correnti + Rimborso mutui.  Trattasi senza dubbio, pertanto, di un dato che denota, nel pregresso, una solidità finanziaria apprezzabile, la quale potrebbe essere insidiata solo al sopravvenire, eventualmente, di rilevanti ammontari di debiti fuori bilancio o a causa di preesistenti obbligazioni di garanzia non contabilizzate.


Fonte: articolo di Giuseppe Pasquale, Esperto Fisco e Pa - Δ