Fervono i preparativi intorno al prossimo G7 in programma a Reggio Calabria il 16 e 17 luglio 2024.


Il forum informale definitosi ‘Gruppo dei Sette’ (G7) tra le Nazioni più potenti della terra, ha progressivamente assunto un ruolo sempre più strategico, visti i complessi scenari internazionali.

Molti gli argomenti caldi nell’ordine dei lavori, sui quali si confronteranno in tavoli di lavoro e dibattiti Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America. Presente anche l’Unione Europea, con i propri rappresentanti istituzionali.

Verso il G7, temi caldi e stakeholder per tracciare il futuro

Evolutosi, il meeting che ha assunto la forma attuale nel 1976, si è trasformato nel tempo da incontro dedicato soprattutto a discutere le sfide finanziarie ed economiche globali ad una sede più formale per affrontare questioni e scenari sempre più complessi e articolati.

Confindustria, ha voluto richiamare la ragione originaria dell’incontro nel prossimo B7 Summit, l’engagement group ufficiale del G7 ed attribuisce a Confindustria la rappresentanza esclusiva del mondo delle imprese.  Un approfondimento ideato con Deloitte dal titolo “G7 – Industry Stakeholders Conference: Reversing the Global Protectionist Drift“, organizzata a margine della riunione ministeriale del G7 che si terrà a Villa San Giovanni e Reggio Calabria il 16 e 17 luglio.

Al cento della 2 giorni di dibattito gli importanti dati e trend rilevati nel commercio internazionale comparto che, dall’analisi proposta, sta attraversando significativi mutamenti strutturali.  Dati positivi quelli presentati in anteprima, nel quarto trimestre del 2023 il volume a livello globale è aumentato del 6,3% rispetto al picco pre-pandemico del terzo trimestre del 2019 e del 19,1% rispetto al livello medio del 2015. Positive anche le previsioni che vedono un incremento  del 2,6% nel 2024 e del 3,3% nel 2025, dopo un calo maggiore del previsto del -1,2% nel 2023.

Rilanciare un sistema commerciale multilaterale efficiente e basato su regole con l’Organizzazione Mondiale del Commercio garante di esse, sostenere gli investimenti esteri internazionali e rafforzare la resilienza delle Catene Globali del Valore sono le principali priorità delle raccomandazioni politiche del B7 a beneficio di tutte le economie avanzate e in via di sviluppo“, ha dichiarato alla presentazione dell’evento, Barbara Cimmino, vice presidente per Export e l’Attrazione degli investimenti Confindustria. In questo panorama sottolineato anche il rinnovato impegno del G7 nella Partnership for Global Infrastructure and Investment (PGII), che prevede “un investimento di 600 miliardi di dollari entro il 2027, per far crescere il sistema di infrastrutturale nei Paesi in via di sviluppo e sostenere la loro integrazione nell’economia globale“, spiega Andrea Poggi, Innovation Leader per Deloitte Italia e capo delegazione B7.

 


Fonte: articolo di Rossella Angius