In un bilancio provvisorio che lascia sgomenti, almeno 70 persone hanno perso la vita a causa delle violente alluvioni che hanno travolto il sud-est della Spagna, in particolare la Comunità Valenciana.
Il governo centrale ha proclamato tre giorni di lutto nazionale per commemorare le vittime di quella che è già stata definita la “peggior goccia fredda del secolo“.
L’ondata di piogge straordinarie
Le intense precipitazioni hanno riversato in poche ore l’equivalente di un anno di pioggia, sommergendo intere aree e lasciando alcune zone completamente isolate dal resto del Paese. Diverse città sono rimaste inaccessibili a causa dell’alluvione, aggravando ulteriormente le difficoltà per i soccorsi. Il fenomeno meteorologico responsabile, noto come “gota fría“ – in italiano “goccia fredda” – è una depressione atmosferica che si forma in quota e può causare precipitazioni eccezionalmente abbondanti e prolungate, colpendo con particolare frequenza la costa mediterranea spagnola e Valencia.
La risposta del governo e i soccorsi
Per far fronte a questa emergenza senza precedenti, il governo spagnolo ha mobilitato un’unità di crisi e inviato oltre mille soldati appartenenti all’Unità Militare di Emergenza, un corpo specializzato nelle operazioni di soccorso e gestione delle catastrofi naturali. Il primo ministro Pedro Sánchez ha espresso la sua vicinanza alle famiglie delle vittime e delle persone ancora disperse, dichiarando di seguire costantemente l’evoluzione delle operazioni di salvataggio.
“Seguo con apprensione le notizie che arrivano dalle aree colpite e dai soccorritori impegnati sul campo,” ha affermato Sánchez, manifestando la sua solidarietà alle comunità devastate dalla tempesta. Diverse centinaia di militari sono già all’opera nelle zone più colpite, cercando di portare aiuto alla popolazione e di ripristinare i collegamenti interrotti.
La testimonianza delle autorità locali
Carlos Mazón, presidente della Comunità Valenciana, ha parlato di una situazione drammatica e mai vista prima, confermando la scoperta di diversi corpi durante la notte. “Stiamo affrontando una realtà che mai avremmo immaginato, un evento disastroso che ha segnato profondamente il nostro territorio,” ha dichiarato Mazón, mentre le autorità continuano a monitorare attentamente la situazione.
La memoria del 1996 e il futuro della prevenzione
Questa calamità segna il più alto numero di vittime per alluvioni in Spagna dal 1996, quando una tragedia simile aveva sconvolto il Paese. Di fronte alla devastazione attuale, si rafforza il dibattito sulla necessità di piani di prevenzione più efficaci e di investimenti in infrastrutture resistenti agli eventi climatici estremi, fenomeni che sembrano destinati a intensificarsi con i cambiamenti climatici.
Le autorità regionali e nazionali, insieme alla popolazione, affrontano ora non solo l’emergenza immediata, ma anche la sfida di una ripresa complessa e dolorosa.
Il video delle alluvioni nel sud-est della Spagna
Qui di seguito il video delle impressionanti colate di fango che hanno colpito la zona. [Fonte: ANSA e Quotidiano Nazionale].