Il 5 novembre 2024 gli Stati Uniti torneranno alle urne per eleggere il prossimo presidente: mentre nel Paese nordamericano la corsa tra l’ex presidente Donald Trump e la vicepresidente Kamala Harris si fa sempre più serrata, l’attenzione è alta anche in Italia.
Infatti anche in Italia, soprattutto a livello economico e politico, ci sono opinioni divergenti tra i due leader del partito repubblicano e democratico.
Scopriamone di più.
Gli ultimi sondaggi negli Stati Uniti relativi al duello Trump Harris
I sondaggi negli Stati Uniti mostrano un testa a testa tra i due candidati. Un recente rilevamento di ABC News/Ipsos indica che Trump e Harris sono praticamente alla pari, con il 51% dei probabili elettori che favorisce la vicepresidente e il 48% che si schiera con il suo avversario. L’entusiasmo per entrambi i candidati vede ancora Kamala Harris in vantaggio, con l’84% dei suoi sostenitori dichiarandosi appassionati, contro il 77% di Trump.
Sebbene la battaglia sia ancora aperta, Trump continua a dominare su temi chiave come l’economia, l’inflazione e l’immigrazione, dove riscuote più fiducia rispetto alla sua sfidante. D’altra parte, Harris mantiene un forte sostegno su questioni come l’aborto e la difesa della democrazia americana, che sono altrettanto centrali nel dibattito politico. Questo scenario, fatto di equilibri sottili e cambiamenti rapidi, lascia intendere che gli esiti delle elezioni potrebbero decidersi solo all’ultimo momento.
Elezioni USA 2024: cosa ne pensa l’Italia del duello Trump-Harris?
Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti sono seguite con grande interesse anche in Italia, non solo per l’importanza che rivestono nel panorama geopolitico globale, ma anche per le possibili conseguenze che un cambio di amministrazione a Washington potrebbe avere sull’economia italiana, sugli investimenti stranieri e sulle relazioni internazionali.
Gli Stati Uniti sono uno dei principali partner commerciali dell’Italia e, di conseguenza, il risultato delle elezioni potrebbe influenzare diversi ambiti, dalle esportazioni italiane al quadro degli investimenti americani nel Paese.
Influenze economiche e commerciali
Molti italiani guardano agli Stati Uniti come un modello di leadership economica e politica internazionale. La stabilità della relazione transatlantica è stata un pilastro per l’Italia, in particolare in settori come l’industria manifatturiera, l’aerospazio e la difesa, oltre che in campo energetico. Una vittoria di Donald Trump potrebbe riproporre le politiche protezioniste e isolazioniste che hanno segnato il suo primo mandato, come l’America First, potenzialmente creando incertezze sulle relazioni commerciali con i Paesi europei, Italia inclusa. D’altro canto, la continuità con un’amministrazione democratica guidata da Kamala Harris potrebbe significare un rafforzamento della collaborazione all’interno dell’alleanza transatlantica, soprattutto in tema di sostenibilità, innovazione e transizione verde, temi in cima all’agenda politica di Bruxelles e, sempre più, anche di Roma.
Le posizioni dei partiti di maggioranza italiani
Dal punto di vista politico, la campagna elettorale statunitense non è solo una questione di politica estera. In Italia, diversi partiti, come dimostrato da un dossier apparso sulle colonne de L’Espresso, seguono con interesse il confronto tra Harris e Trump, con posizioni che riflettono le loro affinità ideologiche.
Giorgia Meloni e l’approccio “istituzionale”
Giorgia Meloni, presidente del Consiglio e leader di Fratelli d’Italia, ha mantenuto una posizione di neutralità istituzionale nei confronti della sfida presidenziale. Il suo governo ha finora collaborato positivamente con l’amministrazione Biden, soprattutto in ambiti come la sicurezza internazionale e le politiche energetiche. Tuttavia, la base del suo partito mostra una certa simpatia per Trump, in parte per il suo approccio conservatore in materia di immigrazione, sovranità nazionale e protezione dei confini. Se Trump dovesse vincere, molti elettori di destra vedrebbero la possibilità di un allineamento più stretto tra Roma e Washington su temi come la lotta all’immigrazione illegale e le politiche fiscali di tipo espansivo. Nonostante ciò, Meloni ha evitato di esporsi apertamente a favore di uno dei due candidati, mantenendo un profilo diplomatico.
Il ruolo di Antonio Tajani
Il ministro degli Esteri e membro di Forza Italia, Antonio Tajani, ha ribadito l’importanza di mantenere saldi i rapporti tra Italia e Stati Uniti, indipendentemente dall’esito elettorale. Per Tajani, la storica alleanza tra i due Paesi, cementata all’interno della NATO e da legami economici di lunga data, non sarà influenzata da chi siederà alla Casa Bianca. Tuttavia, un’amministrazione democratica come quella di Harris potrebbe offrire opportunità per rafforzare la cooperazione multilaterale su temi come il cambiamento climatico e la difesa comune, mentre un ritorno di Trump potrebbe generare incertezze sulla tenuta dell’alleanza atlantica, a causa della sua politica estera meno tradizionalmente favorevole alla cooperazione internazionale.
Matteo Salvini e il sostegno a Trump
Matteo Salvini, leader della Lega e attuale ministro delle Infrastrutture, non ha mai nascosto la sua preferenza per Donald Trump. Salvini ha espresso il suo apprezzamento per l’ex presidente già durante il mandato 2016-2020, definendolo un modello per la sua politica decisa in materia di immigrazione e sicurezza. Dopo il ritiro di Joe Biden dalla corsa elettorale, Salvini ha accolto con favore la possibilità di un ritorno di Trump alla Casa Bianca, sottolineando come la sua amministrazione rappresenti un freno al potere delle élite globaliste. In questo contesto, Salvini ha fatto riferimento anche al sostegno a Kamala Harris da parte di personaggi come George Soros, che nella narrativa populista rappresentano il simbolo di un potere distante dagli interessi della “gente comune”. Per Salvini, un ritorno di Trump sarebbe una conferma della possibilità di costruire relazioni basate su un nazionalismo forte e una politica economica più protezionista.
Il pubblico italiano e l’interesse per le elezioni
USA Gli italiani sono notoriamente appassionati di politica internazionale, e le elezioni americane del 2024 non fanno eccezione. Molti vedono in questo voto un banco di prova non solo per il futuro degli Stati Uniti, ma anche per la tenuta dell’ordine mondiale che si è delineato dopo la pandemia. Gli equilibri geopolitici, la guerra in Ucraina e la crescente competizione con la Cina sono solo alcuni dei fattori che rendono le elezioni USA particolarmente rilevanti per l’Italia e l’Europa. Inoltre, l’interesse mediatico verso la campagna elettorale americana è sempre stato alto in Italia, alimentato anche dalle dinamiche polarizzanti che caratterizzano il confronto tra i due candidati.
Dove seguire in Italia le Elezioni USA 2024?
Il 5 novembre 2024 sarà una data importante non solo per gli Stati Uniti, ma anche per chi, dall’Italia, seguirà con trepidazione l’evolversi delle elezioni presidenziali americane. Quella notte, come accaduto già in passato, sarà seguita in diretta da milioni di italiani, che si sintonizzeranno sulle principali emittenti televisive e piattaforme streaming per non perdere nessun aggiornamento. Le reti italiane dedicheranno ampi spazi alla copertura dell’evento, con speciali che dureranno fino all’alba, mentre i canali digitali offriranno un accesso in tempo reale alle ultime notizie e analisi.
Il ruolo delle emittenti italiane nella copertura delle elezioni USA
Le principali reti televisive italiane, come Rai, Mediaset, Sky e La7, si stanno preparando da tempo per offrire una copertura completa e dettagliata della notte elettorale americana. Rai, con il suo storico Tg1, trasmetterà uno speciale dedicato che includerà collegamenti in diretta dagli Stati Uniti, con corrispondenti nelle città chiave come Washington, New York e Miami. Mediaset, attraverso il suo canale all-news Tgcom24, fornirà aggiornamenti continui sui risultati e sulle proiezioni, con approfondimenti condotti da analisti e giornalisti esperti di politica internazionale.
Sky Tg24, da sempre attenta alla politica globale, allestirà una maratona elettorale con inviati sul campo, esperti in studio e collegamenti con i principali think tank americani. Oltre a seguire il conteggio dei voti, le emittenti italiane cercheranno di offrire una visione più ampia, analizzando l’impatto della vittoria di Trump o Harris non solo sugli Stati Uniti, ma anche sui rapporti internazionali, sull’economia globale e, naturalmente, sull’Italia.
Un ruolo di rilievo nella copertura della notte elettorale spetterà a La7, che come di consueto proporrà la famosa “maratona Mentana”, un appuntamento ormai tradizionale per chi desidera seguire in modo approfondito e continuativo i principali eventi politici internazionali. Enrico Mentana, direttore del Tg La7, condurrà una lunga diretta che accompagnerà il pubblico italiano per tutta la notte, con aggiornamenti in tempo reale, analisi, collegamenti con gli inviati negli Stati Uniti e interventi di esperti di politica e giornalisti.
Le piattaforme streaming e l’informazione digitale: la diretta su Amazon Prime Video
In un’epoca sempre più dominata dalla fruizione di contenuti online, anche le piattaforme streaming avranno un ruolo centrale nella copertura della notte elettorale americana. YouTube, con i suoi canali dedicati alle notizie e i live streaming dei principali network internazionali, consentirà agli italiani di seguire l’evento da qualsiasi dispositivo.
Un’importante novità è rappresentata da Amazon Prime Video, che trasmetterà in diretta le elezioni americane, offrendo un’opzione aggiuntiva per gli spettatori italiani. Questo evento segna un passo significativo nell’evoluzione della copertura mediatica, poiché consente agli abbonati di accedere a contenuti esclusivi e approfondimenti direttamente sulla loro piattaforma preferita.
Inoltre, social media come Twitter e Facebook saranno un altro canale fondamentale per seguire gli aggiornamenti, grazie a dirette e post costantemente aggiornati. Questi mezzi offriranno non solo i risultati in tempo reale, ma anche una finestra sul dibattito politico che si svolgerà contemporaneamente sui social, con opinioni e commenti degli utenti da tutto il mondo.
In sintesi, la notte elettorale americana del 5 novembre si preannuncia come un evento non solo per gli Stati Uniti, ma anche per gli spettatori italiani, che avranno a disposizione una moltitudine di opzioni per restare informati e partecipare al dibattito in corso.
Tutta la stampa (giornali,radio e tv) platealmente schierati a favore della Harris da settimane, come sempre in Italia non si dà il buon esempio dal punto di vista dell’imparzialità di giudizio su eventi di tale importanza.