Secondo i dati di un’indagine dell’EPRS (Servizio Ricerca del Parlamento europeo), pubblicata il 6 settembre 2024, in ben 21 paesi dell’UE  la prostituzione è legale, sebbene con gradi variabili.


L’Unione Europea presenta una variegata gamma di approcci legislativi riguardo alla prostituzione, riflettendo le differenti priorità storiche, culturali e politiche dei suoi Stati membri.

I deputati dell’UE in recenti informative sottolineano la necessità di ridurre la domanda di servizi sessuali per contrastare la tratta di esseri umani, ma avvertono che tali misure devono essere implementate senza penalizzare ulteriormente chi è già coinvolto nella prostituzione. Si chiede inoltre un maggiore sostegno e cooperazione con le forze dell’ordine, i servizi sociali, i medici e le ONG per affrontare le problematiche legate alla tratta e allo sfruttamento sessuale.

I dati sulla prostituzione nell’UE: in più di due terzi degli Stati è legale

Adesso l’ultima relazione curata dall’EPRS mette in evidenza una serie di dati che fanno senz’altro discutere e tracciano la mappa attuale sullo stato della prostituzione sul suolo comunitario.

Ad esempio in Belgio, la prostituzione è completamente liberalizzata e non soggetta a regolamentazioni specifiche, nemmeno per quanto riguarda il coinvolgimento di terzi. Questo contrasto si osserva in altri paesi europei, come la Croazia e la Lituania, che adottano approcci opposti: mentre in Croazia è vietato vendere sesso ma legale acquistarlo, in Lituania entrambe le attività sono proibite. Inoltre, tre Stati membri seguono il “modello nordico”, dove è vietato acquistare sesso, ma non venderlo. La Svezia è pioniera in questo approccio, avendolo introdotto nel 1999, mentre la Francia e l’Irlanda hanno adottato misure simili rispettivamente nel 2016 e 2017.

Le differenze nella regolamentazione derivano da fattori storici, culturali e politici che influenzano le legislazioni locali. Alcuni paesi, come la Finlandia, hanno regolamenti restrittivi sull’acquisto di servizi sessuali, mentre altri, come la Germania e i Paesi Bassi, hanno decentralizzato alcune normative a livello regionale, introducendo una varietà di regolamenti locali.

Asimmetria normativa

L’asimmetria normativa tra i vari Stati membri dell’UE contribuisce ad un aumento delle vittime della tratta a fini di sfruttamento sessuale e favorisce l’attività della criminalità organizzata. La Commissione Europea è stata sollecitata a sviluppare linee guida comuni che garantiscano i diritti fondamentali delle persone coinvolte nella prostituzione e a colmare le lacune legislative che possono favorire l’operato di criminali.

I deputati dell’UE sottolineano la necessità di ridurre la domanda di servizi sessuali per contrastare la tratta di esseri umani, ma avvertono che tali misure devono essere implementate senza penalizzare ulteriormente chi è già coinvolto nella prostituzione. Si chiede inoltre un maggiore sostegno e cooperazione con le forze dell’ordine, i servizi sociali, i medici e le ONG per affrontare le problematiche legate alla tratta e allo sfruttamento sessuale.

Protezione e diritti delle persone in prostituzione

Le difficoltà sociali ed economiche amplificate dalla pandemia di COVID-19 e dalla crisi energetica hanno accresciuto le forme di abuso e violenza nei confronti delle donne, inclusi lo sfruttamento sessuale e la prostituzione. I deputati sollecitano politiche efficaci per combattere la povertà, migliorare la protezione sociale, ridurre l’abbandono scolastico e promuovere l’istruzione. È essenziale sviluppare politiche inclusive che supportino l’emancipazione economica delle donne e condannino lo sfruttamento.

La legislazione europea in materia di prostituzione è in continua evoluzione, ma gran parte degli Stati membri si preoccupano di non aggravare la situazione delle persone coinvolte, cercando di garantire loro accesso a servizi sanitari e sociali di alta qualità e opportunità di uscita dalla prostituzione. Tuttavia, le normative continuano a variare ampiamente, e solo pochi Stati membri riconoscono formalmente la prostituzione come un’occupazione legittima, offrendo protezioni e diritti completi.

Prospettive future

Il panorama legislativo europeo sulla prostituzione rimane complesso e diversificato. La ricerca e le statistiche sono cruciali per valutare le migliori strategie per affrontare le sfide legate alla prostituzione e alla tratta di esseri umani. Tuttavia, attualmente, i dati disponibili non sono sufficienti per trarre conclusioni definitive sulle efficacia delle varie normative in vigore.

Il testo della relazione

Qui il documento completo (in lingua inglese).