Fra lanci di palloni aerostatici, test missilistici e interferenze nei sistemi di navigazione, il traffico aereo sudcoreano appare sempre più a rischio.


La prima interruzione

Dallo scorso 29 maggio, la Corea del Nord ha lanciato oltre il confine centinaia di palloni aerostatici contenenti spazzatura ed escrementi. Questa iniziativa, definita dalle autorità nordcoreane come “un dono di sincerità”, rappresenta la ritorsione di Pyongyang contro il precedente invio di altri palloni dalla Corea del Sud, organizzato da dissidenti e attivisti per inviare scorte alimentari, medicine, denaro e contenuti multimediali banditi dal Nord. Fra il 29 maggio e il 27 giugno, si sono verificate sette ondate di lanci verso il Sud. Uno di questi ha coinvolto una pista di atterraggio dell’aeroporto internazionale di Incheon, il quinto al mondo per traffico aereo, situato a circa 40km dal confine. Un’intera ala della struttura ha dovuto sospendere atterraggi e decolli per circa tre ore.

Negli ultimi giorni si è verificato inoltre un altro fenomeno: centinaia di voli hanno infatti segnalato malfunzionamenti nei dispositivi di navigazione GPS nell’area, facendo temere per la sicurezza delle tratte civili e commerciali. Il Ministero dei Trasporti sudcoreano ha dichiarato che l’esercito e le autorità aeroportuali hanno intrapreso un’osservazione costante degli sviluppi, mentre la compagnia aerea Korean Air Lines ha annunciato l’adozione di procedure specifiche per questa situazione. Al momento non vi sono tuttavia allerte ufficiali in atto nel Paese.

Cosa potrebbe cambiare?

Alcuni paesi, come ad esempio gli Stati Uniti, già richiedono alle proprie compagnie di bandiera di non sorvolare lo spazio aereo nordcoreano, ritenendolo pericoloso a causa dei test missilistici spesso effettuati senza preavviso. Il protrarsi delle interferenze nei segnali GPS potrebbe aggiungere un ulteriore fattore di rischio per la navigazione aerea nella zona, portando ad esempio dei voli fuori rotta. Pyongyang ha inoltre comunicato esplicitamente che intende abbattere qualsiasi velivolo che vada a sconfinare nel suo spazio aereo senza autorizzazione.

Mentre la tensione fra le due Coree non accenna a diminuire, complice anche l’accordo difensivo stipulato il mese scorso da Pyongyang con la Russia, è probabile che il lancio dei palloni continui nelle prossime settimane. È stato comunicato che i rifiuti contenuti negli aerostati siano spesso infestati di parassiti, ma le autorità sudcoreane hanno dichiarato che il rischio di infezioni è attualmente basso. Il governo di Seoul aveva già tentato in una precedente circostanza di mettere al bando l’invio dei palloni, ma la corte suprema ha bloccato il provvedimento nel 2021, giudicandolo lesivo della libertà di espressione. Nel frattempo, la Corea del Sud ha ripreso le proprie esercitazioni militari nei pressi del confine marittimo occidentale per la prima volta dal 2018.


Fonte: articolo di Giovanni Benedetti