Il concetto giuridico di “paesaggio” e, quelli più specifici, di “paesaggio culturale” e “paesaggio rurale”, non sono di facile interpretazione.Tale difficoltà deriva in primo luogo dalla moltiplicazione delle fonti giuridiche che, nel corso degli anni, hanno introdotto tale nozione. Obiettivo del presente studio è analizzare l’evoluzione di tale concetto, dapprima strettamente connesso alla dimensione urbana e monumentale di un territorio, e successivamente “ripensato” anche con riferimento alla dimensione rurale (e da ultimo pastorale) del contesto di riferimento. Si evidenzierà, così, come, a partire dal 1992 , la Convenzione dell’UNESCO per il patrimonio mondiale materiale sia divenuta, in particolare, il punto di riferimento giuridico per la valorizzazione dei paesaggi culturali e come, a partire dai primi anni Novanta, in questo medesimo contesto normativo, si sia affermata la necessità di porre in essere delle specifiche misure di salvaguardia e valorizzazione di quella particolare categoria di paesaggi culturali che possiamo definire paesaggi agro-silvo-pastorali.
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FONTE: Agricoltura Italiana on line, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali