“Il nuovo e forte impulso che il Governo ha dato all’operazione federalismo demaniale ha determinato una vera e propria corsa agli immobili demaniali”.
Lo afferma il sottosegretario all’Economia, Pierpaolo Baretta, intervistato da Il Ghirlandaio.com confermando che sono state quasi 10mila le richieste di beni dismettibili arrivate al Demanio. Nello specifico al 30 novembre 2013, sono pervenute 9.367 richieste dagli enti locali: 1.267 Comuni, 27 Province, 8 Regioni (Calabria, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Molise, Toscana e Veneto). Tra le richieste anche 255 istanze di 109 Comuni per beni dismettibili dal ministero della Difesa, sui 953 a disposizione.
Per quanto riguarda l’esame delle domande, al 12 gennaio 2013 ne sono state esaminate 2.243 e respinte 213 perché relative a beni non trasferibili in base al ‘Dl Fare’. Sulle istanze accolte – aggiunge l’articolo – 314 beni sono già stati trasferiti: 130 opere di urbanizzazione, 16 immobili residenziali, 111 terreni di cui 9 agricoli, 5 immobili usati per finalità istituzionali dell’ente richiedente, 9 locali commerciali, 43 immobili tra case cantoniere, case di guardia e case mandamentali.
Baretta sottolinea anche il “positivo rapporto di collaborazione tra ministero della Difesa ed il MEF sulla dismissione del patrimonio immobiliare militare”. Sono già mille i beni messi a disposizione dal ministero della Difesa, per un piano che vede Torino come città pilota.
Secondo il sottosegretario si sta pensando “ad un provvedimento ad hoc che fornirà in tempi brevi e certi gli strumenti per alienare i primi mille immobili a disposizione degli enti locali”. In pratica non saranno più indispensabili varianti ai singoli piani regolatori: per richiedere un immobile ai Comuni basterà indicare la destinazione d’uso.
FONTE: Asfel (Associazione Servizi finanziari Enti locali)