Stop pesticidi: Bolzano entra a far parte della Rete Europea delle Città Libere dai Pesticidi, un progetto ideato da PAN Europe (Pesticide Action Network), ONG con sede a Bruxelles.
Il Comune di Bolzano entra a far parte della Rete Europea delle Città Libere dai Pesticidi, un progetto ideato da PAN Europe (Pesticide Action Network), ONG con sede a Bruxelles, sorta nel 1987 con l’obiettivo di limitare l’uso di pesticidi di sintesi rimpiazzandoli con alternative sostenibili, al fine di tutelare la salute dei cittadini e la biodiversità dell’ambiente.
Lo scopo principale della Rete Europea delle Città Libere dai Pesticidi, in linea con la Direttiva emanata dall’Unione Europea nel 2009 sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (SUDP), è quello di riunire una massa critica di comuni impegnati ad eliminare l’uso degli antiparassitari e fornire loro una piattaforma europea all’interno della quale condividere esperienze, pratiche e conoscenze, ricevendo un supporto reciproco.
“Occorre ricordare – dice Henriette Christensen di PAN Europe – che i pesticidi non vengono utilizzati solo nelle aziende agricole per la produzione di alimenti, ma anche nelle aree verdi delle scuole, dei parchi giochi, degli asili, dei campi sportivi, dei marciapiedi e dei cimiteri. Ne consegue che ogni cittadino è esposto direttamente o indirettamente a decine di diversi pesticidi ogni giorno attraverso il cibo e l’ambiente”.
Lanciato da alcune settimane anche in Italia, il progetto ha suscitato l’entusiasmo di piccoli e grandi comuni. Ecco di seguito quelli che hanno già aderito: Varese, Belluno, Ragusa, Occhiobello, Lozzolo, Robilante, Volvera, Morozzo, Casalduni, Barge, Guardia Sanframondi, Limatola, Bastida Pancarana, Bolzano.
La recente partecipazione di Bolzano è stata salutata con gioia, sia dagli organizzatori del progetto che dai cittadini di quello che è il comune più popoloso della provincia. Si tratta di un segnale importante da parte di un territorio da sempre attento al benessere e alla salute dei propri abitanti, un territorio che, lo ricordiamo, aveva già segnato una svolta epocale nel 2014, quando il Comune di Malles aveva promosso un referendum propositivo che raggiunse l’incredibile risultato, con il 75% di voti favorevoli, di introdurre nel regolamento del Comune il divieto di utilizzo dei pesticidi in agricoltura su tutto il territorio comunale.
Queste le parole dell’Arch. Maria Laura Lorenzini, Assessora all’Ambiente, alla Mobilità e alle Pari Opportunità del Comune di Bolzano: “Abbiamo aderito alla Rete delle Città Libere dai Pesticidi ritenendo che sia necessario adottare qualsiasi azione volta a contribuire alla tutela della salute delle persone, riducendo al minimo indispensabile l’uso dei pesticidi. Per questo motivo già dal 2016 il Comune di Bolzano non utilizza prodotti a base di glifosate. A seguito di tale decisione è stata necessaria una riorganizzazione degli interventi mirati, rivedendo la gestione di alcune aiuole e aree verdi, anche nell’ottica dell’aumento della biodiversità. La sensibilizzazione e l’informazione dei cittadini saranno una delle nuove sfide del Comune di Bolzano anche in tale ambito”.
Entusiasta la reazione di Koen Hertoge di PAN Italia: “Accogliamo con favore questo passo importante compiuto dal sindaco di Bolzano e dalla sua amministrazione al fine di vietare l’uso dei pesticidi chimici nei luoghi pubblici, per proteggere la salute dei cittadini. Significa che è possibile scegliere alternative ai pesticidi e un futuro più sano. Ora speriamo vivamente che altre città, come Merano e Bressanone, seguano questo esempio virtuoso”.
Le modalità di adesione alla Rete Europea delle Città Libere dai Pesticidi prevedono la firma di un protocollo con il quale il Comune si impegna ad adottare un piano d’azione per eliminare progressivamente tutti i pesticidi dalle proprie aree pubbliche. Si impegna, inoltre, a promuovere campagne di informazione presso i cittadini, per sensibilizzarli sull’importanza delle alternative sostenibili e sui pericoli derivanti dall’esposizione ai pesticidi. I motivi per aderire alla Rete sono tanti, fra tutti la possibilità di scambiare buone pratiche con altri Comuni; dare visibilità a livello europeo al proprio territorio; essere sempre aggiornati sul tema dei pesticidi, costantemente al centro dell’agenda politica europea. Non ci resta che attendere, dunque, chi seguirà l’esempio del Comune di Bolzano.