“Per la vivibilità e la salubrità delle nostre città è necessario un deciso cambio di rotta delle politiche dei trasporti. Ridurre la congestione e le emissioni climalteranti, oltre al consumo di suolo, è ormai una priorità contro la crisi climatica e per il miglioramento della qualità della vita delle persone.
I cittadini sono disposti a cambiare le proprie abitudini di mobilità, come già ben dimostra l’esplosione del movimento Salvaciclisti, e la politica deve saper offrire loro le giuste opportunità per farlo. E’ ora di ripensare con coraggio il modo di muoversi nei centri urbani, investendo su interventi che rendano le strade più sicure per tutti gli utenti della rete viaria e sullo sviluppo del trasporto pubblico. Il primo intervento deve essere la riduzione a 30 chilometri orari della velocità massima consentita nei centri abitati, ad accezione delle arterie di scorrimento. Poi occorre implementate le alternative ai veicoli privati, affinché sia possibile limitarne drasticamente l’uso.
Circa un terzo delle emissioni di CO2 è causato, infatti, dai trasporti e il 70% degli spostamenti si svolge su percorsi inferiori ai 10 chilometri, ossia in ambito urbano o periurbano. Gli Stati Generali della Mobilità Nuova sono un’importante occasione di confronto e dibattito sul futuro delle città e del paese”.
Così il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza in occasione degli Stati Generali della Mobilità Nuova organizzati a Bologna dal 10, 11 e 12 aprile da Rete Mobilità Nuova – di cui Legambiente è parte – e dal Comune di Bologna, d’intesa con i Comuni di Milano e Torino, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, e con il patrocinio dei Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico.