passa la pasta - spreco alimentareLa prima nuova iniziativa anti spreco alimentare prevede agevolazioni per tutti quegli esercizi commerciali del settore (ristoranti, alimentari, bar, pasticcerie), esclusi i supermercati di grandi dimensioni, che in via continuativa devolvano, nel rispetto dei requisiti igienico sanitari, prodotti alimentari derivanti dalla propria attività per scopi assistenziali, ai fini della ridistribuzione a soggetti bisognosi.


 

L’amministrazione comunale di Capannori (LU) sta per varare una serie di nuove misure e iniziative contro lo spreco alimentare, dopo aver aderito già da alcuni anni, al progetto “Pani e pesci”, in collaborazione con la Caritas diocesana, la società di Ristorazione Cir Food e l’azienda Usl Toscana Nord Ovest, grazie al quale invia le confezioni in esubero ancora sigillate contenenti le porzioni di pasto destinate alla refezione scolastica alle mense per i poveri e a strutture di accoglienza.

 

Può trattarsi di alimenti prossimi alla scadenza, ma anche di eccedenze provenienti da ristoranti, bar e pasticcerie. Le attività che doneranno almeno una quantità minima annua di prodotti alimentari non inferiore ai 3 Kg per metro quadrato di superficie complessiva dell’utenza, potranno usufruire dello sconto del 10% sulla parte variabile della tariffa dei rifiuti. Agevolazione prevista dal regolamento per l’applicazione della tariffa corrispettiva di gestione dei rifiuti solidi urbani e assimilati approvata proprio lunedì scorso dall’assemblea consiliare.

 

Lo spreco alimentare è una realtà drammatica in tutto il mondo se si pensa che un terzo della produzione annua mondiale di cibo finisce nella spazzatura ed un fenomeno allarmante anche in Italia – spiega l’assessore alle politiche sociali Ilaria Carmassi -. Fortunatamente nel nostro Paese è stata approvata una nuova legge sul recupero delle eccedenze e sulla loro donazione per solidarietà sociale di cui stiamo aspettando i decreti attuativi. Coerentemente con questa abbiamo deciso di iniziare un percorso che, attraverso una serie di nuove iniziative, come lo sconto sulla tariffa rifiuti quale incentivo a donare a fini sociali le eccedenze alimentari da parte delle attività commerciali, ma anche la messa a sistema delle molteplici azioni già presenti sul territorio, sensibilizzi la comunità ad un consumo consapevole e sano del cibo e ad una riduzione degli sprechi quotidiani. In una parola vorremmo adottare una vera e propria Food Policy cittadina. Le politiche che incrociano il tema dell’alimentazione sono molteplici: dall’ ambiente, alla scuola, dalla salute e il welfare al territorio e alle attività produttive. Sarebbe una meta auspicabile arrivare ad un patto locale contro lo spreco alimentare che impegni i diversi interlocutori per un obiettivo comune”.

 

Gli esercizi commerciali per poter usufruire dell’agevolazione possono presentare all’amministrazione comunale, entro il 31 gennaio di ogni anno, la documentazione necessaria ad accertare le quantità, espresse in chilogrammi, cedute nell’anno precedente a enti pubblici, associazioni riconosciute o fondazioni aventi esclusivamente finalità di assistenza o beneficenza e alle Onlus.