Due linee separate, una per la carta e una per la plastica, in grado di gestire, rispettivamente, 15 tonnellate e otto tonnellate l’ora. E che hanno addirittura lettori ottici per distinguere la qualità del materiale. Un mega impianto per i rifiuti differenziati, con una potenzialità autorizzata da 100.000 tonnellate, ma che può fare anche di più. È quello inaugurato oggi a Granarolo, in provincia di Bologna, nella sede di Akron, società gestita da Hera e che ha una dotazione tecnologica unica in Italia.

Costruito in circa due anni, con un investimento di 11 milioni di euro è uno dei sei impianti della multiutility in regione. E ha lo scopo di fare fronte alle nuove esigenze dei territori, dove la raccolta differenziata è in costante crescita.

Tra le caratteristiche dell’impianto, che unisce tecnologie italiane, francesi, tedesche e austriache,c’è il vantaggio di distinguere ogni singolo materiale e di separarlo, anche per qualità. Riesce persino a riconoscere il tipo di stampa sulla carta o a dividere la plastica per colore. Questo risultato non solo è un bene per i successivi step di riciclo, ma minimizza la quantità di rifiuto che va in discarica. “Arrivare a rifiuti zero è impossibile- dice il presidente di Hera, Tomaso Tommasi di Vignano- ma si può scegliere e io ritengo che si possa andare a una soluzione di minor impatto possibile”.

L’impianto, aggiunge Filippo Brandolini del cda di Hera, “è avanzato, con tecnologie uniche in Italia, e ha una elevata capacità, 100.000 tonnellate all’anno provenienti dalla raccolta differenziata, in particolare carta e cartone plastica. Ma anche eventuali altri rifiuti, e ha caratteristiche tali da consentire in termini quantitativi e quantitivi una elevata capacità di avvio al riciclo, minimizzando gli scarti da avviare a smaltimento”. I rifiuti che andranno all’impianto di Granarolo sono principalmente quelli che arrivano dall’area bolognese, ma la ‘figlia’ di Hera, Akron, ha altri cinque impianti, uno a Rimini, uno a Ravenna, uno in provincia di Ferrara, uno a Modena uno a Mordano vicino a Imola e quattro di questi sono stati di recente modermizzati inserendo i lettori ottici che migliorano il ciclo produttivo. Solo quello di Bologna, però, è stato costruito ex novo, spiega ancora Brandolini.

A raccontare come lavorano le linee è l’amministratore delegato di Akron,Fabio Fabbri: “Quella della carta, grazie ai lettori ottici, riesce a distinguere anche il tipo di inchiostro. Ci sono impianti tedeschi di riciclo, ad esempio, che non vogliono la carta stampata in flessografica, il nostro è l’unico lettore che riesce a garantire questo tipo di risultati”. Anche la linea della plastica ha una selezione che separa ciò che non dovrebbe andare in quel tipo di raccolta, magari per un errore dell’utente. Inoltre l’impianto divide il materiale per dimensioni e per colore e infine compatta.

All’inaugurazione ci sono anche diversi amministratori del territorio, tra i quali il sindaco di Granarolo, Loretta Lambertini, che fa un appello alla società, perchè “il sistema di taccolta differenziata sia il più semplice possibile” e auspica “un sistema di tariffazione più puntuale che premi chi ha comportamenti più virtuosi”. Accanto a lei, l’assessore provinciale all’Ambiente, Emanuele Burgin, il quale ricorda che negli ultimi anni c’è stata anche una forte riduzione della produzione dei rifiuti, calata del 105 procapite nel territorio bolognese che si è affiancata a un’ascesa della differenziata, che oggi in provincia ha una media del 48%. Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ricorda che il nuovo impianto si abbina all’avvio nel centro storico di 140 mini isole interrate. “Entro il 2016 raggiungeremo la raccolta differenziata al 60% e recupereremo un ritardo che avevamo come città- conclude- In seguito, ci occuperemo dell’obiettivo della Regione, quello di arrivare al 70%”.

FONTE: Agenzia Dire (www.dire.it)

impianto grabarolo