Meno consumo di suolo con più abitazioni che nasceranno dal recupero del patrimonio esistente grazie all’individuazione di 172 nuovi nuclei frutto di una laboriosa e attenta analisi del territorio rurale dove gli edifici potranno essere trasformati in residenze e nuove infrastrutture per la sosta e la viabilità per decongestionare dal traffico determinate aree del territorio e realizzare una mobilità alternativa.
Sono questi i capisaldi, della nuova variante generale al regolamento urbanistico approvata la scorsa primavera dal Comune di Capannori (LU). Le osservazioni giunte da cittadini, ordini professionali e associazioni sono complessivamente 751 e sono già state analizzate e controdedotte dagli uffici competenti, che a causa di importanti cambiamenti sopraggiunti in fase di pubblicazione della variante, relativi al piano regionale di riferimento e soprattutto all’introduzione di una nuova legge regionale in materia ha dovuto sottopporre le osservazioni a vagli più complessi di quanto previsto. Attualmente la Commissione urbanistica sta valutando le controdeduzioni fornite dagli uffici e terminerà il proprio lavoro entro la prossima primavera. Alcune osservazioni, compatibili con la nuova normativa, saranno accoglibili nell’immediato, altre dovranno passare da un secondo vaglio e potranno andare a far parte di una nuova eventuale variante urbanistica.
“La volontà della nostra amministrazione – spiega l’assessora all’urbanistica, Silvia Amadei – è quella di apportare alla variante tutte quelle modifiche segnalate con le osservazioni che, compatibili con la nuova normativa, vadano a migliorare o rafforzare le linee guida che stanno alla base della variante. Ad esempio, sono oggetto di discussione le varie osservazioni che riguardano la possibilità di ristrutturazione e cambio di destinazione nelle zone agricole e che potrebbero rendere più efficace una potenzialità già introdotta nella variante. E’ nostra intenzione far sì che la variante sia un atto di programmazione più condiviso possibile con la comunità come dimostra anche il percorso partecipativo già realizzato sul territorio”.
Diversamente che dal passato con la nuova normativa regionale le controdeduzioni una volta licenziate dalla commissione urbanistica dovranno essere sottoposte al parere della Provincia e della Regione prima di arrivare sui banchi del consiglio comunale. Un iter più lungo e più complesso del previsto che attualmente non consente all’amministrazione comunale di stabilire la data di approvazione della variante urbanistica.
La Capannori del futuro secondo quanto previsto dalla variante oltre ad avere più abitazioni nate dal recupero del patrimonio esistente avrà anche case più sostenibili per un minore consumo di energia e di acqua e darà la possibilità di sopraelevazioni fino a 10 metri invece degli attuali 7,50 per utilizzare meno suolo e gravare così in maniera minore sull’ambiente. A Capannori inoltre i cittadini potranno frazionare, ampliare , sopraelevare le loro abitazioni per ricavarne nuovi spazi, magari da destinare ai propri figli.
Previsti poi alcuni importanti interventi per il riutilizzo delle volumetrie esistenti. Il nuovo strumento di programmazione urbanistica non prevede nuove aree edificabili per la residenza, se non un modestissimo incremento di alloggi di edilizia pubblica. Una scelta imposta dall’attuale stagnazione dell’edilizia dovuta alla crisi, con la presenza di molte unità abitative che giacciono invendute sul territorio e dalla presenza nell’attuale regolamento urbanistico di ben 400 aree edificabili non ancora utilizzate, che saranno riconfermate per un periodo limitato di due anni rispetto ai cinque normalmente previsti, per fare in modo che a breve ci sia la possibilità di soddisfare le richieste che non è stato possibile accogliere in questa revisione dello strumento urbanistico. E’ previsto solo un piccolo incremento di edilizia pubblica per 6 alloggi nel sito esistente di S.Margherita. Importanti anche le previsioni relative alle infrastrutture ovvero, viabilità di interesse comunale, rotatorie, parcheggi.
FONTE: Associazione dei Comuni Virtuosi