Il progetto europeo EDEN (End – User Driven Demo for CBRNE) è entrato nella sua piena fase operativa. L’ENEA svolge un ruolo di primo piano nel progetto EDEN, avviato lo scorso settembre per  trovare soluzioni innovative che riducano il costo sociale legato al rischio chimico, biologico, radiologico, nucleare e di esplosivi (da qui l’acronimo CBRNE). 

Nel corso di recenti incontri a Bruxelles, Bucarest e Vienna, i partner del progetto hanno  ulteriormente sviluppato le relazioni con gli utenti finali, oltre a definire la strategia per colmare le lacune esistenti tra le esigenze degli utenti finali e l’offerta tecnologica disponibile. Inoltre, in questa fase è stato prioritario raccogliere le informazioni per mettere a punto gli scenari, che saranno presentati a Bruxelles il prossimo 22 luglio, adatti allo svolgimento delle azioni dimostrative che dovranno confermare le soluzioni proposte.

Un primo riconoscimento della validità dell’approccio innovativo di EDEN è dimostrato dal significativo numero di istituti e partner esterni che hanno aderito alle piattaforme PMI e fornitori, alle quali soggetti esterni a EDEN possono partecipare attivamente con propri suggerimenti e commenti. Gli aderenti a queste piattaforme possono anche mettere a disposizione attrezzature, tecnologie e servizi connessi ai piani di emergenza CBRNE elaborati nel progetto, per arricchire ulteriormente i risultati di EDEN e per potenziare gli eventi dimostrativi previsti. Le piattaforme PMI e fornitori sono ancora aperte per nuove iscrizioni. 

Finanziato con 36,5 milioni di euro dalla Commissione europea nell’ambito del 7° Programma Quadro sulla Sicurezza, il progetto EDEN si avvale di un consorzio composto da 36 partecipanti, tra cui l’ENEA, provenienti da 15 paesi (UE e associati) e coordinati da BAE Systems. Il consorzio comprende utenti finali –  che costituiscono le principali parti interessate – grandi industrie, piccole e medie imprese, università ed enti di ricerca.

 

FONTE: ENEA – Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile

 

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