Piccoli Comuni e Montagna, si è tenuto presso il MIUR, il primo meeting tra i principali Stakeholder nazionali attivi nello studio e nella valorizzazione dei territori montani con la presenza, per l’ANCI, del Coordinatore nazionale ANCI Piccoli Comuni, Massimo Castelli e del Responsabile Area Riforme Istituzionali e Piccoli Comuni, Daniele Formiconi.
Piena condivisione verso gli obiettivi espressi da Unimont/Università degli studi di Milano, dall’Università del Piemonte Orientale e dall’Università degli Studi della Tuscia, nel progetto Italian Mountain Lab è stata espressa da tutti i partecipanti al tavolo di lavoro.
“Le attività di ricerca condotte dalle Università partner del progetto in tema di innovazione e trasferimento tecnologico, formazione, informazione, coordinamento e network, costituiscono una preziosa base di ragionamento per orientare al meglio politiche mirate verso i territori montani ma anche verso tutte quelle aree interne e marginalizzate che rappresentano la gran parte del nostro Paese” afferma Castelli a margine dell’incontro.
“I Piccoli Comuni sono le istituzioni che più da vicino rappresentano questa realtà e che spesso esprimono identità storiche, culturali, immateriali e tipicità di immenso valore quanto ancora sottovalutate o non sufficientemente salvaguardate. Ma la presenza del capitale umano e quindi della permanenza dell’uomo in queste aree rappresenta la sfida principale da vincere da qui ad un futuro ormai prossimo e ad oggi altrimenti foriero di spopolamento e di un sempre maggiore inurbamento”, ha dichiarato il Coordinatore ANCI, “per questi motivi abbiamo lanciato lo scorso anno la nostra Agenda Controesodo con l’obiettivo di porre in evidenza le priorità ed i possibili principali settori sui quali dovrebbero intervenire politiche di sistema sia a livello statale che regionale.
La legge per i piccoli Comuni ha affermato alcuni principi che vanno esattamente in questa direzione e per questo fermamente sostenuti da ANCI. Ma occorre partire dall’occupazione, dall’istruzione e da un sistema di fiscalità di vantaggio innanzitutto, per i residenti e per le piccole imprese locali. Oggi, anche grazie alle nuove tecnologie, si può fare e in alcuni casi si sta già facendo, dobbiamo accelerare in questa direzione” conclude Castelli.