parco astronomicoA Isnello, piccolo antico paese nel cuore del parco delle Madonie, nasce un polo astronomico di importanza mondiale: il primo dell’Italia meridionale che guarda all’intero Mediterraneo. In contrada Fontana Mitri, appena fuori dal centro abitato, è ormai tutto pronto: squadre di operai, sotto lo sguardo vigile del sindaco Pino Mogavero, danno gli ultimi ritocchi alla struttura e al planetario che saranno inaugurati domenica 11 settembre.

 

Il nuovo planetario ha una cupola di 10 metri di diametro ed è collegato a un complesso realizzato nell’ambito del progetto «Gal Hassin» promosso dalla comunità scientifica. Per fare nascere il polo astronomico più grande d’Italia sono stati investiti 13 milioni di euro dal 2009 a oggi.

 

La comunità scientifica italiana e la Niaf, l’associazione degli astronomi, ha indicato i monti delle Madonie e la sommità di Monte Mufara (Piano Battaglia) come il luogo ideale per il telescopio nazionale grazie alla limpidezza del cielo e alla distanza da fonti estranee o inquinanti.

 

Un vero e proprio polo didattico divulgativo, aperto al pubblico e alle scuole, dotato di un planetario digitale; di una terrazza osservativa, con copertura mobile, dove sono montati 12 strumenti di osservazione, un radiotelescopio con parabola di 2,3 metri, un laboratorio astronomico all’aperto con orologi solari di vario tipo (Cerchio d’Ipparco, Plinto di Tolomeo, Rosa dei venti, Exhibit), un mappamondo monumentale con supporto ed asse di rotazione, un laboratorio solare in cui, tramite un eliostato, potrà essere proiettato su uno schermo il disco solare in tempo reale per la sua analisi. Naturalmente, del polo fanno parte sale con exhibit interattivi di vario tipo, un’esposizione dei principali tipi di meteoriti e due aule didattiche.

 

Soprattutto le scuole, potranno partecipare a laboratori ed esperimenti sotto la guida degli astronomi. A servizio del Centro è stata realizzata anche una struttura ricettiva da 60 posti, per gli studenti che vorranno visitare il polo. Il polo astronomico permetterà un’immersione a 360 gradi nel mondo dell’astronomia, anche (e soprattutto) per i non esperti, gli studenti, gli appassionati che potranno seguire sul campo il lavoro degli studiosi.