È una decisione più che positiva quella presa dal ministro della salute Beatrice Lorenzin, delle politiche agricole Maurizio Martina e quello dell’ambiente Gianluca Galletti, che venerdì scorso (23 gennaio) hanno firmato il decreto che proroga per altri 18 mesi il divieto di coltivazione di mais Ogm MON810 sul territorio italiano, anticipando così la nuova direttiva Ue in materia di Ogm. In attesa che entri in vigore la direttiva europea che sancisce il diritto dei singoli paesi di limitare o proibire la coltivazione di ogm sul territorio nazionale anche se questi sono autorizzati a livello europeo, il decreto mette in sicurezza il paese.
Lo “sprint” italiano dei nostri tre ministri segna un passo importante nella lotta contro gli Ogm per la salvaguardia dell’agricoltura italiana, della salute dei cittadini e dell’ambiente. Lo scorso 13 gennaio, quando è arrivato il via libera finale dell’Europarlamento sulla direttiva, avevamo chiesto al Governo di attivare in tempi rapidi la procedura di recepimento nazionale. Siamo ben contenti che ciò sia avvenuto e che sia stato ribadito come nel nostro Paese non vi sia spazio possibile per i prodotti Ogm nel sistema di qualità dell’agricoltura italiana, fondato sulla tipicità dei prodotti e sulla forza dei territori. Una decisione, quella di prorogare il divieto di coltivazione di mais Ogm, che fa bene al Paese anche in vista dell’Expo di Milano dedicato ai temi della nutrizione. Al grande evento, l’Italia ha l’occasione di presentarsi in veste di leader di un nuovo modello di agricoltura e alimentazione, fondato sulla sostenibilità, sulla biodiversità, sulla giustizia sociale, sulla qualità. Valori, questi, che non possono convivere con l’agricoltura degli OGM.
FONTE: Legambiente
AUTORE: Vittorio Cogliati Dezza