La sperimentazione iniziata sei mesi fa alla Cascina Cuccagna. Oggi un incontro per illustrare i primi risultati e le prospettive

E’ tempo di bilanci per Cascina Cuccagna, che sei mesi dopo l’attivazione della prima esperienza cittadina di compostaggio di comunità, presenta al pubblico i risultati della sperimentazione. Mercoledì 26 febbraio 2014, alle ore 18, Pierfrancesco Maran, Sonia Cantoni, Enzo Balboni, Walter Ganapini, Maria Cristina Ferradini, Andrea Di Stefano e Andrea Vecci, illustrano gli elementi economici e ambientali di questa pratica per verificarne l’esportabilità in altri luoghi. Il progetto Cuccagna Sostenibile ha consentito finora di recuperare la frazione umida di oltre 2 tonnellate rifiuti e di riciclarla in proprio per produrre compost ideale per la coltivazione urbana.

A partire da giugno 2013 gran parte dei rifiuti organici di Cascina Cuccagna sono stati inseriti in una compostiera dove vengono triturati e automaticamente miscelati con uno strutturante secco (pellet). All’interno della macchina i rifiuti passano prima in una camera di sviluppo dotata di un impianto di areazione, dove il rifiuto fresco entra in contatto con il materiale già inserito. Dopo 20 giorni il materiale viene trasferito in una seconda camera di maturazione dove viene completato il processo di compostaggio. Dopo 40 giorni il ciclo di compostaggio è finalmente concluso ed è possibile estrarre il compost riducendo così il debito ambientale di Cascina Cuccagna, con un abbattimento di emissioni di CO2.

Cascina Cuccagna si presta ancora una volta come laboratorio di sperimentazione per nuove possibilità per la sostenibilità urbana, nella speranza che domani potranno essere un condominio, una scuola, un quartiere a fare del bene alla città e all’ambiente.  Un contributo concreto, in vista di Expo e di una Milano più sostenibile ed attenta all’ambiente. Cuccagna Sostenibile è un progetto promosso da Associazione Consorzio Cantiere Cuccagna e Il Giardinone. La compostiera automatizzata è potuta arrivare in Cascina grazie ai finanziamenti di Fondazione Cariplo, Banca del Monte di Lombardia e la partnership di Novamont.

FONTE: www.vita.it