Invitate a presentare le proprie esperienze ed a confrontarsi con gli operatori del settore le città che a livello mondiale hanno conseguito risultati di eccellenza nella gestione della raccolta dei rifiuti urbani: l’export di buone prassi italiane migliora.
In Spagna è in corso un processo di riorganizzazione dei servizi di raccolta e gestione rifiuti in un paese che per anni ha scontato una politica basata sull’ampia disponibilità di discariche che ha frenato nelle municipalità l’avanzata di sistemi di raccolta differenziata e che vedono quasi il 70% dei rifiuti andare in discarica o ad incenerimento.
Ora le cose si stanno muovendo, con Barcellona decisa a pianificare obiettivi di drastica riduzione del rifiuto a smaltimento con conseguente effetto trascinamento per tutti gli altri comuni che vedono la capitale catalana come esempio da seguire.
E’ anche per questo che sono state invitate a presentare le proprie esperienze ed a confrontarsi con gli operatori del settore le città che a livello mondiale hanno conseguito risultati di eccellenza nella gestione della raccolta dei rifiuti urbani.
Oltre a Parma, rappresentata dall’assessore all’Ambiente Gabriele Folli, erano presenti infatti, tra le altre, Seul, Monaco, Milano, Adelaide, Anversa, Tallinn, Cardiff e Lubiana, con soluzioni organizzative e tecnologie innovative adattate ai diversi contesti urbani ma con un comune denominatore nell’obiettivo di minimizzazione del rifiuto non riciclabile e massimizzazione dell’avvio ad effettivo riciclo.
Parma in questo ha illustrato risultati di assoluta eccellenza che la pongono come caso studio a livello nazionale ed europeo avendo ridotto ai 110 kg abitante/anno il rifiuto residuo a smaltimento (contro una media di 270 kg/ab/anno degli altri comuni capoluogo emiliano-romagnoli) e con un effettivo riciclo pari al 66% (a fronte di una media dei capoluoghi in Emilia-Romagna del 56%).
L’assessore Folli a questo proposito dichiara:
“Di grande interesse anche per noi confrontarsi con le esperienze di grandi metropoli che si sono attrezzate per ridurre l’impatto ambientale e dare un contributo fattivo in tema di cambiamenti climatici organizzando sistemi di gestione rifiuti orientati all’economia circolare. E’ stata anche l’occasione per incontrare diverse municipalità spagnole interessate ad intraprendere un percorso simile al nostro nell’applicazione della tariffazione puntuale e del sistema porta a porta”.