In attesa di stime nazionali sulla produzione complessiva dei rifiuti solidi urbani, pubblichiamo i dati di alcune città italiane che mostrano una situazione ancora difficile da decifrare, tra aumenti, cali e sostanziali stagnazioni.
Il 2014 si è concluso da poco e arrivano i primi dati, alcuni ancora da confermare, sui Rifiuti Solidi Urbani prodotti nelle città italiane nel corso dei 12 mesi. Cifre interessanti se lette alla luce dell’andamento dei consumi, in contrazione da anni ma che tra il 2013 e il 2014 hanno dato segni di ripresa. In attesa di stime nazionali, pubblichiamo i dati di alcune città italiane, dal sud al nord della penisola.
Secondo quanto ci ha detto in una recente intervista il direttore di Amiu Puglia, Gianfranco Grandaliano, a Bari “c’è stato un aumento della produzione dei rifiuti, nonostante il calo dei consumi”. I dati sono ancora da confermare definitivamente, ma nel 2014 la produzione complessiva è stata di187mila tonnellate, a fronte delle 177 mila del 2013. Un aumento di circa 10.000 tonnellate, pari a quasi il 6%. Come spiega Grandaliano ci sono due fattori da considerare: “Il primo, positivo, è che la raccolta differenziata rispetto al 2013 ha avuto un aumento rilevante di circa 12.000 tonnellate di rifiuti in più, da 45.000 tonnellate a 57.000 tonnellate. Il secondo, che incide invece negativamente, è l’aumento dell’indifferenziato, dovuto presumibilmente ai rifiuti che arrivano da pendolari o dai comuni limitrofi (il cosiddetto “pendolarismo dei rifiuti”, dovuto alla introduzione del porta a porta negli altri comuni)
A Perugia invece non c’è stato un aumento, bensì un calo e anche piuttosto cospicuo. Nel capoluogo umbro durante il 2014 sono state prodotte complessivamente 100.220 tonnellate di rifiuti solidi urbani, contro le 104.113 prodotte nel 2013 (dati da Gesenu SpA) Un calo di 3.893, corrispondente al 3,74%. La raccolta differenziata invece passa dal 59,06 al 60,34%, in aumento dell’ 1,28%. Questo calo consistente condiziona anche i dati complessivi dell’Ati di riferimento, che registra nel corso del 2014 una diminuzione della produzione totale dell’ 1,57%, dovuta principalmente proprio al comune di Perugia. Altri piccoli comuni come Corciano, Magione, Massa Martana, Tuoro sul Trasimeno e Valfabbrica, hanno invece fatto registrare degli aumenti , dovuti nella maggior parte dei casi all’aumento dei quantitativi di raccolta differenziata (Comune di Corciano e Valfabbrica).
Salendo in Toscana si trova nuovamente un aumento nella produzione complessiva. I dati che ci arrivano da Firenze per ora non comprendono il mese di dicembre, ancora in fase di elaborazione da parte di Quadrifoglio Spa, ma nel periodo che va da gennaio a novembre 2014 la produzione complessiva di rifiuti rispetto agli stessi mesi del 2013 ha fatto registrare un aumento del 2,15%. Difficile che dicembre possa modificare in maniera significativa questo dato. In forte aumento anche la raccolta differenziata, che negli 11 mesi dell’anno appena concluso si è attestata sulle 99.289 tonnellate, l’ 8,06% in più dell’anno precedente.
A Milano stesso discorso. Lo rivelano gli ultimi dati Amsa: nell’anno appena trascorso il capoluogo lombardo ha prodotto 665.641 tonnellate di rifiuti, a fronte delle 649.838 prodotte nei 12 mesi precedenti. Si tratta di un incremento del 2,43%. Incide soprattutto la produzione del mese di dicembre, che ha visto una raccolta di 58.572 tonnellate, mentre a dicembre 2013 era stata di 54.555. Un aumento del 7,36%. Continua anche l’andamento positivo della raccolta differenziata che a dicembre è arrivata al 51,1 %, mentre in tutto il 2014 si attesta sul 50,4%, confermando quindi i dati di notevole incremento rispetto al 2013, dovuti in particolare alla raccolta dell’ organico.
Dal nord est arrivano due stime in contrapposizione. Nel comune di Pordenone, i rifiuti prodotti nel 2014 sono in aumento e ammontano a 26.814 tonnellate, ovvero il 4,84% in più rispetto al 2013 (dati da Gea SpA). In crescita rispetto al 2013 anche la raccolta differenziata, che si attesta sulle 22.081 tonnellate: un incremento pari al 5,5%. A Padovainvece i dati da gennaio a novembre parlano di un calo di circa 600 tonnellate rispetto allo stesso periodo del 2013. Stima che potrebbe essere “riassorbita” da un aumento dei rifiuti indifferenziati nei comuni confinanti e facenti parte dello stesso bacino.
Spostandosi ad ovest, le prime stime su Torino fatte da Amiat presentano una situazione stabile. Rispetto al 2013, nell’anno da poco concluso c’è stato un lieve calo di 2.441 tonnellate: erano state 415.750 nel 2013, sono state 413.309 nel 2014, una diminuzione dello 0,58%. Nello specifico i rifiuti urbani residui, il cosiddetto indifferenziato, sono calati di circa 4.770 tonnellate (251.077 tonnellate nel 2013, 246.307 nel 2014), mentre laraccolta differenziata è in aumento, attestandosi su una percentuale del 40,4%rispetto alla produzione totale, mentre nel 2013 era arrivata al 39,6% (167.002 tonnellate, contro le 164.673 del 2013).
Discorso analogo anche per i dati provenieneti da Cidiu Spa, azienda che serve 17 comuni a ovest di Torino. Un territorio che comprende circa 260.000 residenti. Le stime per il 2014 arrivano solo fino a novembre e fotografano una situazione sostanzialmente stabile, con una produzione complessiva di 99.862 tonnellate a fronte delle 99.907 prodotte nel 2013. In lieve aumento la raccolta differenziata che ammonta a 58.062 tonnellate, pari al 58,14%, contro le 57.335 dell’anno precedente. Un incremento di poco più dell’ 1%.
A Novara si trovano invece conferme della tendenza all’aumento. Secondo i dati dell’azienda Assa, nel corso del 2014 ha prodotto 45.378 tonnellate di rifiuti solidi urbani, 1.852 in più rispetto al 2013. Un incremento pari al 4,2%. Stabile la raccolta differenziata che raggiunge la ragguardevole percentuale del 70% abbondante, primato piemontese.
FONTE: Eco Dalle Città (www.ecodallecitta.it)
AUTORE: Bruno Casula