Tante europee ma nessuna italiana, tra le 10 città più sostenibili del mondo. Ad affermarlo la classifica, stilata dalla società di consulenza, Arcadis, ha preso in considerazione 50 delle città più grandi del mondo, utilizzando indicatori diversi, dalla quantità di verde urbano, al divario tra ricchi e poveri, allo spazio per sviluppare nuove iniziative imprenditoriali, secondo Arcadis, infatti, una “città sostenibile” è un “luogo che, funziona bene per il presente dei suoi cittadini, senza causare problemi al resto del mondo, in futuro”.

L’Europa domina la top ten della sostenibilità. A spiccare al primo posto della classifica, infatti, Francoforte, per gli sforzi portati avanti per migliorare i trasporti pubblici, le piste ciclabili e ridurre l’impatto ambientale dei propri cittadini. Circa metà della superficie urbana qui è ricoperta da verde pubblico e il 52% della città è stato dedicato ad attività ricreative per i cittadini e per controbilanciare il cambiamento climatico: parchi, serre, orti urbani e aiuole.

Francoforte, tra l’altro è anche membro fondatore dell’organizzazione Climate Alliance of European Cities, che si impegna a ridurre le emissione di Co2 del 50% entro il 2030.

Secondo posto per Londra grazie soprattutto, secondo Arcadis, “all’eccellenza degli istituti scolastici superiori e ai buoni risultati in termini di salute dei cittadini, oltre ad essere la società meglio connessa a livello globale, insieme a New York, considerando la sua importanza per il mondo degli affari internazionale” . New York però è solamente al tredicesimo posto.

Al terzo posto, invece, Copenhagen, seguita da Amsterdam, Rotterdam e Berlino. Settimo e ottavo posto, per Seoul eHong Kong, le uniche non europee, insieme a Singapore, al decimo posto, dopo Madrid, che si trova al nono.

Roma l’unica città italiana, arriva al ventiquattresimo posto, quasi a metà della classifica. Fanalini di coda, invece alcune delle città asiatiche che si stanno sviluppando più velocemente: Giacarta (quarantacinquesimo posto), Manila(quarantaseiesimo), Wuhan (quarantottesimo) e Nuova Deli (quarantanovesimo).

 

 

 

FONTE: VITA (www.vita.it)

AUTORE: Ottavia Spaggiari

 

 

 

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