L’intervento al convegno “Professioni e lavori Green. L’edilizia efficiente e sostenibile per superare la crisi”
“Il ministero dell’Ambiente ha molto a che fare con la spending review. Il consumo degli edifici pubblici è pari al 18% del consumo generale dello Stato. Se trasformiamo gli edifici pubblici dalla classe G a B o C si può ottenere un risparmio del 20-25% di consumo, con un notevole risparmio.
Pertanto, nell’ambito della Cabina di regia per le politiche del governo istituita presso la Presidenza del Consiglio, presenteremo un programma di riqualificazione energetica dell’edilizia pubblica a partire dalle scuole con fondi immobiliari. E’ necessario pensare a sistemi innovativi per uscire dal Patto di stabilità e a tale scopo i fondi immobiliari possono fare da leva”.
“Un Paese non è civile se non mette in sicurezza i propri figli. Quando succede qualcosa in una scuola si rompe il rapporto fiduciario fra il Paese e le famiglie e perciò mettere a posto questi edifici è la vera priorità del governo, già impegnato ad attuare tale piano. Non bisogna più pensare ad interviene sulle emergenze, quanto prevenirle. In quest’ ottica, il ministero dell’Ambiente può essere un motore fondamentale per la crescita e l’occupazione del paese. L’Ambiente deve diventare opportunità soprattutto per l’edilizia per gli edifici scolastici, in particolare, mette in moto l’economia territoriale, le piccole imprese che hanno bisogno di ossigeno e di lavoro, permettendo anche la crescita dei piccoli Comuni. I fondi immobiliari possono essere un opzione per reperire le risorse necessarie pur rimanendo al di fuori del Patto di stabilità”.
FONTE: Ministero dell’ambiente