L’indice dei prezzi alimentari della Fao ha registrato nel 2017 una media di 174,6 punti, un aumento dell’8,2% rispetto al 2016 e con la media annuale più alta dal 2014.
Secondo l’Indice dei Prezzi Alimentari della Fao (che misura la variazione mensile dei prezzi internazionali di un paniere di prodotti alimentari) pubblicato oggi, «I prezzi alimentari globali sono diminuiti nel mese di dicembre, trainati dal forte calo dei prezzi degli oli vegetali e dei prodotti lattiero caseari«.
La Fao ricorda che «L’indice, si è attestato a 169,8 punti nel dicembre 2017, in calo del 3,3% rispetto a novembre», ma sottolinea che «Nonostante la scivolata di fine anno, l’indice dei prezzi alimentari della Fao ha registrato nel 2017 una media di 174,6 punti, un aumento dell’8,2% rispetto al 2016 e con la media annuale più alta dal 2014».
Ecco le variazioni dei prezzi alimentari secondo le quattro categorie prese in esame dalla Fao:
L’indice dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari della Fao è diminuito del 9,7% a dicembre, con un alto livello di esportazioni e una domanda contenuta che ha gravato sui prezzi internazionali del latte intero e di quello scremato in polvere, nonché del formaggio e del burro. Tuttavia, il sotto indice è aumentato del 31,5% nel 2017 rispetto all’anno precedente.
L’indice dei prezzi degli oli vegetali della FAO è diminuito del 5,6% da novembre, mentre i prezzi dell’olio di palma sono crollati a causa delle ampie scorte in Malesia e Indonesia. Ciò ha a sua volta avuto ripercussioni sulle quotazioni dell’olio di soia. Nel corso del 2017, il sotto indice è aumentato del 3% rispetto all’anno precedente.
Anche l’indice dei prezzi dello zucchero della Fao è diminuito, segnando un calo del 4,1% rispetto a novembre a causa di fattori stagionali e delle aspettative di un notevole surplus nel prossimo anno. I prezzi dello zucchero nel 2017 sono stati in media inferiori dell’11,2% rispetto al 2016, a causa soprattutto di un raccolto eccezionale in Brasile, il principale produttore mondiale.
L’indice dei prezzi dei cereali della Fao è rimasto sostanzialmente stabile per il terzo mese consecutivo, con un calo dei prezzi internazionali del grano mentre quelli del mais e del riso si sono rafforzati. L’indice è stato superiore del 3,2% nel 2017 rispetto al 2016, mentre è stato ancora del 37% inferiore rispetto al picco raggiunto nel 2011.
L’indice dei prezzi della carne della Fao è scivolato leggermente a dicembre, con forti riserve che hanno spinto verso il basso i prezzi internazionali della carne bovina. Per l’anno, il sotto indice ha registrato un aumento del 9% rispetto al livello del 2016.