A Capannori (LU) nascono le ‘Famiglie Rifiuti Zero’. Si tratta di nuclei familiari che partecipando ad un apposito bando, che sarà pubblicato nei prossimi giorni, prenderanno parte ad un progetto pilota che ha come fine la creazione di una comunità consapevole e sensibile all’obiettivo ultimo della strategia ‘Rifiuti Zero 2020’ cui il Comune di Capannori ha aderito nel 2007, ossia quello di raggiungere lo “zero” nella generazione dei rifiuti. Il progetto, promosso da Comune, Centro di Ricerca Rifiuti Zero e Ascit, prenderà il via nel mese di novembre.
Le ‘Famiglie Rifiuti Zero’, che potranno essere una cinquantina, dovranno attenersi per 12 mesi ad alcune precise regole previste da un apposito disciplinare impegnandosi a ridurre i rifiuti conferiti e avranno diritto ad uno sconto sulla quota variabile della TARI del 10% oltre ai già previsti sconti consentiti dal regolamento comunale.
Attraverso varie pratiche ed un attento sistema di monitoraggio della quantità di rifiuti prodotti con questo progetto sperimentale si vuole giungere a ridurre sensibilmente gli scarti generati da questi nuclei familiari soprattutto per quanto riguarda l’ indifferenziato. I volontari del Centro di Ricerca Rifiuti Zero saranno a disposizione delle famiglie per dare informazioni sulle buone pratiche relative al consumo critico e alle modalità di spesa utili alla diminuzione dei rifiuti prodotti.
“A Capannori abbiamo già raggiunto ottimi risultati nella riduzione dei rifiuti – spiega l’assessore all’ambiente Matteo Francesconi – poiché siamo sotto la soglia dei 100 chilogrammi annui pro capite che è uno degli obiettivi intermedi della strategia rifiuti Zero. Adesso con questo nuovo progetto, che vuole essere anche un’azione di sensibilizzazione per tutta la comunità, vogliamo compiere un ulteriore passo avanti per puntare a raggiungere lo ‘zero’ nella generazione dei rifiuti. Sono convinto che adottando determinati comportamenti virtuosi, ad esempio scegliendo prodotti con imballaggi ridotti, o acquistando prodotti alla spina, ci sia ancora ampio margine per abbattere la quantità di residui prodotti sul nostro territorio”.
“Molto volentieri partecipiamo a questo nuovo progetto mettendo a disposizione le risorse dell’azienda da sempre sensibile ai temi ambientali – afferma Maurizio Gatti, presidente di Ascit- . Pensiamo che al fine di ridurre ulteriormente la quantità di rifiuti prodotti sul territorio sia utile individuare nuove azioni e nuove strategie e questo progetto mira proprio a questo importante obiettivo”.
“L’azione che stiamo per intraprendere è di grandissima importanza per il raggiungimento del nostro obiettivo finale: ‘rifiuti zero’ – dichiara Rossano Ercolini, Coordinatore del Centro di Ricerca Rifiuti Zero di Capannori –.Questo progetto mette a punto in modo pratico e incisivo quello che il Centro di Ricerca fa tramite l’analisi del rifiuto residuo, ossia vuole incidere su quel circa 20% di indifferenziata che ancora produciamo, andando ad interagire direttamente con le modalità di consumo dei cittadini. Con questa azione stiamo monitorando e studiando un modo per poter abbassare ulteriormente la quantità di prodotti non riciclabili, nè compostabili, nè riutilizzabili insieme alla popolazione, che da sempre è motore quotidiano dell’applicazione della strategia Rifiuti Zero in una comunità”.
Ogni famiglia che aderirà al progetto dovrà avere a disposizione un composter che dovrà utilizzare quanto più possibile anche per la gestione del residuo organico. In caso di conferimento di questo scarto tramite normale raccolta differenziata porta-a-porta, la famiglia dovrà pesare tale residuo ogni volta prima del conferimento. Sarà inoltre necessario pesare i sacchi dei materiali differenziati (multimateriale leggero e vetro) ogni volta prima del conferimento, che continuerà ad essere tramite normale raccolta differenziata porta-a-porta come da regolamento Ascit.
Per quanto riguarda la carta sarà desunta la media ricavata dai dati della raccolta complessiva dei materiali cartacei diviso per le utenze domestiche. Ogni nucleo familiare dovrà inoltre annotare il numero di conferimenti di pannolini e pannoloni e per quanto riguarda gli ‘ingombranti’, ciò che può essere riparato o riusato dovrà essere portato ai centri di riuso ‘Daccapo’. In caso di oggetti irrimediabilmente rotti o guasti, questi dovranno essere conferiti presso un’isola ecologica e lì pesati dagli addetti della piattaforma. Tutti i dati (giorno e peso degli scarti) relativi ai rifiuti conferiti nella raccolta differenziata (ad eccezione della carta) e al conferimento degli ingombranti dovranno essere annotati su un apposito diario che sarà consegnato dal centro Ricerca Rifiuti Zero. Le pesature realizzate dalle famiglie che potranno essere realizzate anche con semplici bilance per il peso corporeo, saranno autocertificate.
Sarà a carico del Centro di Ricerca Rifiuti Zero pesare ogni due mesi il rifiuto residuo ovvero l’indifferenziato normalmente conferito nei sacchi grigi, tramite una apposita visita concordata con un membro autorizzato del team del Centro.
Per illustrare nei dettagli il progetto saranno promosse alcune assemblee pubbliche sul territorio.