Sondaggio realizzato da Confturismo in collaborazione con l’Istituto Piepoli. Gli italiani pensano che EXPO 2015 sia una grande opportunità per il Paese. Quasi tre italiani su quattro credono che l’evento possa portare benefici economici e reputazionali.
Secondo un’indagine flash realizzata da Confturismo, in collaborazione con l’Istituto Piepoli, gli italiani pensano che EXPO sia una grande opportunità per il Paese. Quasi tre italiani su quattro credono che l’evento possa portare benefici economici e reputazionali. In termini di attrazione turistica, EXPO ha la possibilità di essere un volano.
Circa il 50% degli italiani ritiene probabile che visiterà l’evento durante i sei mesi d’apertura. Si denota che circa un italiano del nord-ovest su quattro molto probabilmente visiterà EXPO.
Sono comunque i giovani quelli che sono più intenzionati a visitare EXPO. Ben il 16% crede molto probabilmente di andare all’evento del 2015.
Nonostante le note vicende giudiziarie, gli italiani rimangono ottimisti sul completamento dei lavori. Oltre la metà infatti pensa che l’evento sarà un successo sia in termini di completamento dei lavori che di successo per la città e l’intero paese.
In particolare il 12% degli italiani pensa molto probabilmente di visitare EXPO, mentre il 39% pensa comunque di andarci.
L’Expo 2015 (ufficialmente Esposizione Universale Milano 2015, Italia, in inglese World Exposition Milano 2015, Italy) avrà luogo a Milano tra il 1º maggio e il 31 ottobre 2015. L’esposizione è organizzata da Expo 2015 S.p.A., società costituita dal Governo Italiano, dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Milano, dal comune di Milano e dalla Camera di Commercio di Milano.
Il tema proposto per l’Expo in Italia è “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, e vuole includere tutto ciò che riguarda l’alimentazione, dal problema della mancanza di cibo per alcune zone del mondo a quello dell’educazione alimentare, fino alle tematiche legate agli OGM. Milano è stata già sede dell’Esposizione Internazionale nel 1906 con il tema dei trasporti.
FONTE: Confcommercio