La Turchia avrà presto la prima città interamente riscaldata con i gusci dei pistacchi grazie al lavoro delle centrali a biomasse. Il nome del nuovo centro urbano ancora non c’è, ma si sa che sorgerà nell’Anatolia meridionale e che si estenderà per 3200 ettari, potendo ospitare fino a 200.000 abitanti. 

La climatizzazione degli edifici con l’energia pulita sarà a cura dell’azienda francese Burgeap, che, nel 2013, ha scoperto che i gusci di pistacchio- con il loro potere calorifico di 19,26 megajoule per chilogrammo – sono la strada più praticabile per produrre energia nella zona. La Turchia, infatti, è terza a livello mondiale nella produzione del frutto, avendone esportate, nel solo 2013, 6.800 tonnellate. 

Stando a quanto riporta l’agenzia turca Anadolu, il manager del Gaziantep Metropolitan Municipality, Aysegul Tekerekoglu, ha sostenuto che la città  userà molteplici mezzi per produrre e immagazzinare energia, nell’ottica del risparmio, come, per esempio, tetti green, fotovoltaico, recupero dei rifiuti e delle acque piovane. Il progetto ha un budget di 600.000 euro. Le spese sostenute per costurire edifici efficienti- spese che pare siano molto elevate- dovrebbero rientrare in cinque anni grazie al risparmio energetico. 


La qualità di pistacchi che saranno utilizzati nella centrale a biomasse si chiama  come quello della città più vicina alla nuova area da edificare: 
Gaziantep. Il nome originario era Antep, ma il Parlamento turco le conferì il nome ‘Gazi’ (veterano di guerra) negli anni Venti, durante le lotte per l’indipendenza del Paese. 

I gusci dei pistacchi per produrre energia non sono l’unica trovata ecosostenibile della zona. Gaziantep ospita anche case ecologiche sperimentali che hanno ottenuto numerosi premi internazionali. Costruite nel settembre 2013, occupano 320 metri quadrati e si caratterizzano per muri spessi 40 centimetri, finestre a triplo vetro e tetti verdi, tutto disegnato, naturalmente, per aumentare l’efficienza energetica.  Dei tubi sotterranei fanno circolare aria fresca in casa, rifreddando d’estate e riscaldando d’inverno,traendo beneficio dalla temperatura della Terra. 

FONTE: Agenzia Dire (www.dire.it)

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