strategia energetica nazionaleCon l’approvazione della legge di bilancio 2018, l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (Aeegsi) diventa Autorità per l’energia, reti e ambiente (Arera).


 

Questa scelta era già stata fatta dal Governo quando il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 20 gennaio 2016, aveva adottato lo schema di decreto legislativo (Testo Unico sui servizi pubblici locali di interesse economico generale – Tuspl) in attuazione della delega Madia (legge 124/2015), con all’articolo 16 la disposizione dedicata all’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente.

 

Il testo prevede una serie di misure per migliorare il sistema di regolazione del ciclo dei servizi di gestione dei rifiuti, anche differenziati, urbani e assimilati. Inoltre per  garantire accessibilità, fruibilità e diffusione omogenee sull’intero territorio nazionale di adeguati livelli di qualità sono attribuiti all’Autorità di regolazione per l’energia , le reti e ambiente i poteri di regolazione.

 

Le nuove competenze di regolazione e controllo sono le seguenti:

 

  • natura tariffaria, predisponendo ed aggiornando il metodo tariffario per la definizione del corrispettivo del servizio;
  • natura contabile, riguardante la valutazione dei costi delle varie prestazioni e le direttive per la separazione contabile e amministrativa della gestione;
  • definizione dei livelli di qualità dei servizi e vigilanza sulle modalità di erogazione degli stessi.

 

Si ricorda l’autorità, secondo la legge istitutiva del 1995, ha essenzialmente la funzione di «garantire la promozione della concorrenza e dell’efficienza nel settore dei servizi di pubblica utilità, assicurandone la fruibilità e la diffusione in modo omogeneo sull’intero territorio nazionale, definendo un sistema tariffario certo, trasparente e basato su criteri predefiniti, promuovendo la tutela degli interessi di utenti e consumatori».