Sul portale dell’Istituto una collana degli esperti del Dit dedicata all’edilizia. Ognuno dei sette volumi – dalla struttura semplice e sintetica e corredati di figure esemplificative – affronta un argomento diverso. L’obiettivo: fornire indicazioni utili a migliorare le misure di prevenzione contro i rischi professionali
Uno strumento utile per aumentare il livello di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili: è disponibile online sul portale dell’Inail una collana dedicata all’edilizia composta da sette Quaderni tecnici realizzati dai ricercatori del Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit). Ogni quaderno – scritto in modo sintetico e arricchito da figure esemplificative – è dedicato a un argomento diverso: ancoraggi, parapetti provvisori, ponteggi fissi, reti di sicurezza, scale portatili, sistemi di protezione degli scavi a cielo aperto, sistemi di protezione individuale dalle cadute.
Gli argomenti trattati sotto il profilo tecnico e normativo. La struttura della collana è semplice e di immediata fruibilità. In ogni quaderno il tema scelto è affrontato sotto il profilo tecnico e normativo e si individuano denominazione, destinazione d’uso, tipologia, marcatura delle indicazioni essenziali per la scelta, il montaggio, l’uso e lo smontaggio. Ancora, i testi offrono le indicazioni essenziali di manutenzione e sono inseriti riferimenti a leggi, circolari e linee guida aggiornate al 2014. Inoltre, un capitolo è dedicato alle Faq, le domande più frequenti sui singoli argomenti affrontati, con l’obiettivo di offrire una soluzione alle questioni più complesse e ricorrenti.
Pubblicazioni di facile fruibilità per le Pmi e le micro imprese. “Il nostro obiettivo è stato quello di elaborare dei documenti sintetici e snelli per invitare i destinatari alla lettura e, di conseguenza, a una corretta interpretazione e messa in pratica dei contenuti – spiega Luigi Cortis, dirigente di ricerca presso il Dit e tra gli autori dei Quaderni – E, proprio perché il messaggio fosse chiaro e di facile fruibilità, abbiamo scelto un formato standardizzato per tutti i Quaderni e abbiamo deciso di puntare sui messaggi visivi, inserendo a fianco al testo, figure molto dettagliate ed esemplificative”. Destinatari delle pubblicazioni sono le piccole e medie imprese e le micro imprese del settore dell’edilizia, tipologia d’aziende dove – come indicano le statistiche – si verifica la maggior parte degli infortuni sul lavoro.
I dispositivi di protezione collettiva tema centrale dei testi. “Se il target delle nostre pubblicazioni è principalmente il datore di lavoro, e dunque anche il lavoratore autonomo, ci interessa comunque raggiungere gli altri operatori della sicurezza nell’impresa – continua Cortis – che hanno l’obbligo di fornire ai lavoratori dispositivi di protezione idonei e rispondenti alle normative vigenti”. E sono proprio i dispositivi di protezione collettiva contro le cadute dall’alto – come reti di sicurezza, parapetti e ponteggi : quei dispositivi che possono fare davvero la differenza nella riduzione del rischio di infortunio – a essere al centro delle pubblicazioni. “È necessario dare priorità ai dispositivi di protezione collettiva rispetto a quelli individuali, considerando anche che nel bilancio dell’analisi del rischio si deve tener conto del tempo di esposizione al rischio stesso”, sottolinea Cortis.
L’esperto: “Importante stabilire la definizione di ancoraggio”. Tra gli argomenti trattati è considerata con particolare attenzione la definizione di “ancoraggio” perché – come si legge nel quaderno relativo –“la sua definizione è fondamentale per poter effettuare una corretta valutazione dei rischi, in quanto non ne esiste una condivisa sia a livello legislativo che normativo”. Una definizione di cui “il Testo unico sulla sicurezza, il decreto 81/2008, parla in modo generico, per cui è utile e importante stabilirne il significato – spiega Cortis – Inoltre, come rappresentanti Inail in Uni, l’Ente italiano di normazione, stiamo partecipando alla redazione di tre norme Uni sull’argomento che si relazionano fra di loro e che dovrebbero uscire in primavera. Tutto ciò perché una maggior chiarezza in questo ambito si traduce in una migliore sicurezza nel luogo di lavoro”. Due di queste norme sono nuove. “La prima, riguardante i sistemi di ancoraggio permanenti in copertura, è stata pubblicata il 6 novembre 2014 con il codice Uni 11560 – precisa Cortis – La seconda, concernente gli ancoraggi permanenti è di prossima pubblicazione, mentre la terza, inerente la scelta e l’uso dei dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto, è l’aggiornamento della Uni 11158”.
FONTE: INAIL