“Una grande incertezza sul nostro ruolo e l’impossibilità di riportare le dovute osservazioni e proposte all’interno dell’Osservatorio nazionale dell’edilizia scolastica”, è quanto denunciano oggi Cittadinanzattiva e Legambiente in una lettera inviata al Ministro Giannini e al sottosegretario Faraone, coordinatore dell’Osservatorio.
“Alle riunioni dell’Osservatorio, indette da settembre ad oggi, siamo state invitate informalmente o non invitate affatto. Ci siamo ritrovate, insomma, in una situazione di totale incertezza rispetto all’essere o meno membri dell’Osservatorio e, conseguentemente, rispetto alle responsabilità in relazione a decisioni assunte dallo stesso. Conseguenza anche della mancata approvazione, da luglio 2015, di un decreto o regolamento attuativo al comma 159 della legge 107/2015 che stabilisca con chiarezza i criteri di partecipazione e il ruolo delle associazioni all’interno dell’Osservatorio”.
“Se fossimo stati presenti agli incontri di dicembre avremmo chiesto garanzie rispetto all’ennesima proroga di un anno delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di prevenzione incendi per le scuole; avremmo espresso la nostra preoccupazione circa un ulteriore rinvio dell’assegnazione dei fondi Cipe residui e dei mutui Bei, con conseguenti ritardi negli interventi di messa in sicurezza di centinaia di scuole; avremmo avanzato proposte di modifica all’Anagrafe per renderla strumento di programmazione amministrativa e di controllo del reale stato dell’edilizia scolastica; avremmo ribadito la necessità di rendere pubblici l’ordine del giorno e i resoconti delle riunioni dell’Osservatorio, avvenuti solo a seguito dell’incontro del 1 ottobre 2015.
Per questo chiediamo al Ministro Giannini e al Sottosegretario Faraone di incontrarci al più presto, prima del prossimo appuntamento dell’Osservatorio, che pare sia stato fissato per il 28 gennaio, per sapere quando verrà emanato un atto ministeriale che chiarisca il ruolo delle associazioni. Diversamente, per senso di responsabilità, ci vedremo costretti a fare un passo indietro rispetto all’Osservatorio, per proseguire nel nostro scomodo ma indispensabile lavoro quotidiano di organizzazioni di cittadini attivi amanti della sicurezza, della riqualificazione, della bellezza di tutte le scuole italiane”.