La denuncia arriva dal vicepresidente ANCI: sull’Edilizia Scolastica l’avvio anagrafe va bene, ma servono altre risorse per colmare le vulnerabilità esistenti.
“Apprezziamo l’avvio di un percorso nuovo sul tema dell’edilizia scolastica, che parte da un monitoraggio di tre anni sullo stato delle strutture annunciato oggi dal ministro dell’Istruzione. Tuttavia abbiamo evidenziato, come Anci, che i sindaci non vogliono restare ancora una volta con il cerino in mano, laddove ci fossero profili di vulnerabilità delle scuole. Se monitoriamo e troviamo scuole insicure dobbiamo disporre di risorse per intervenire e renderle sicure”. Lo ha detto il sindaco di Livorno e vicepresidente Anci, Filippo Nogarin, che oggi ha rappresentato l’Anci in conferenza Unificata insieme al vicepresidente vicario Anci, Roberto Pella.
“Senza risorse – ha detto Nogarin al termine della riunione – i sindaci rischiano l’ennesima beffa, per questo ci aspettiamo risposte concrete. La maggior parte degli edifici scolastici – ha ricordato il sindaco di Livorno – è stata costruita prima del 1976 e sono più di trent’anni che in questa nazione si scaricano sempre sui sindaci le responsabilità. Siamo sempre al centro delle attenzioni delle procure per il terremoto, l’alluvione o il crollo di turno. Servono perciò risposte – ha concluso Nogarin – anche per i genitori che in queste strutture mandano i propri figli”.
Già ANCI e UPI precedentamente avevano espresso un appello nei confronti del Governo per l’assegnazione immediata delle risorse relative all’edilizia scolastica contenute nel fondo plurisettoriale, bocciato dalla Corte Costituzionale per mancata concertazione con le Regioni, ma le cui risorse, specie quelle destinate agli interventi di messa in sicurezza sismica nelle scuole sono state ‘salvate’ dalla Consulta.