direttive habitat e uccelli592 a favore, 52 contro. A Strasburgo vince la biodiversità: i parlamentari si esprimono per la difesa delle direttive Habitat e Uccelli.  Le associazioni:“Una grande vittoria per la natura, un ottimo auspicio in vista del voto definitivo di aprile”.

 

Difendere le direttive europee, rafforzarle e applicarle con rigore in tutti i Paesi dell’Unione europea. E’ quanto ha deciso oggi il Parlamento europeo approvando con 592 voti a favore (e solo 52 contro) il report Mid term review della Strategia sulla biodiversità al 2020.

 

Lo annunciano oggi con grande soddisfazione Legambiente, Lipu-BirdLife Italia e Wwf Italia che sottolineano l’importanza di questo passaggio parlamentare europeo soprattutto in vista della conclusione della Fitness Check (ossia il percorso di valutazione del loro stato di salute), sulle direttive Habitat e Uccelli che consentono di tutelare le specie e gli habitat più preziosi d’Europa, il cui voto finale è previsto al Parlamento europeo per il prossimo mese di aprile, a chiusura di un lungo percorso iniziato nella primavera del 2015.

 

Un voto benaugurante, quello di oggi a Strasburgo, indispensabile per permettere alla Strategia sulla biodiversità di raggiungere gli obiettivi prefissati, anche e soprattutto grazie al rafforzamento delle due direttive sulla tutela della natura.

 

“Siamo molto soddisfatti del risultato del voto di Strasburgo – dichiarano le associazioni  – anche se la partita delle direttive Habitat e Uccelli non è ancora del tutto chiusa. Tuttavia, possiamo dire che la strada è segnata in senso positivo: ora anche il Parlamento europeo, dopo gli 500mila cittadini europei che hanno sottoscritto l’anno scorso la petizione internazionale, è convinto che le direttive Uccelli e Habitat sono essenziali per il progetto europeo, non vanno toccate e anzi vanno applicate con pienezza e convinzione. Un successo straordinario – concludono Legambiente, Lipu e Wwf Lipu – per le associazioni impegnate nella campagna #allarmenatura e per i milioni di cittadini europei che vogliono una natura più tutelata”.