Mercoledì 14 maggio il Senato ha approvato il decreto legge sull’emergenza abitativa che viene confermato nel suo complesso e passa ora alla Camera dei deputati per l’approvazione definitiva.

Nell’iter parlamentare è stata ripristinata la versione originaria del testo per l’utilizzo del bonus su mobili ed elettrodomestici. Il Senato ha soppresso la norma in base alla quale le spese per acquisto di mobili ed elettrodomestici non potevano essere superiori a quelle sostenute per i lavori di ristrutturazione ai fini della fruizione della detrazione IRPEF.

Viene quindi confermato il tetto complessivo di 10 mila euro, ma svincolato dall’importo dalla spesa per la ristrutturazione, che potrà essere inferiore a quello per i mobili.
Via libera anche all’estensione della cedolare secca al 10% per chi affitta a canone concordato per i Comuni colpiti da calamità naturali per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza.

Le novità
Al Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione possono accedere anche i soggetti che operano nel settore delle costruzioni e non solo le cooperative edilizie. Le risorse stanziate da questo Fondo potranno essere finalizzate non solo per favorire nuove locazioni ma anche per consentire la rinegoziazione dei vecchi contratti e la stipula di un nuovo contratto a canone inferiore.
Le procedure per alienazione del patrimonio residenziale pubblico sono state estese anche agli alloggi dei Comuni e degli enti pubblici.
Così come sono stati estesi i finanziamenti per il recupero degli alloggi ex IACP anche agli immobili di proprietà comunale e degli Enti di edilizia residenziale pubblica aventi le stesse finalità degli IACP.
Confermato il contrasto alle occupazioni abusive. Chiunque occupi abusivamente un immobile senza titolo non può chiedere la residenza né l’allacciamento a pubblici servizi.
E’ stato stabilito, inoltre, che chi occupa abusivamente una casa non possa partecipare a procedure di assegnazione di alloggi IACP per cinque anni.
Viene, infine, reinserita, fino al 31 dicembre 2015, la norma che tutela chi denuncia i contratti in nero concedendogli di accedere al regime di canone concordato, caduta a seguito della sentenza costituzionale n. 50 del 2014. Questo vale come sanatoria anche per coloro che avevano denunciato il contratto in nero e che adesso si vedevano avanzare richieste particolarmente onerose dai proprietari.

Di seguito l’impianto del Piano casa

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 28 marzo 2014 il nuovo Piano Casa elaborato dal ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.

Ecco le principali novità

·         Riduzione dal 15 al 10% della cedolare secca sugli affitti a canone concordato
·         Piano di recupero e manutenzione degli alloggi ex Iacp per 500 milioni di euro
·         Incremento di 326 milioni dei fondi dedicati al sostegno per locazioni alle fasce più deboli
·         Riscatto a termine dell’alloggio sociale (dopo 7 anni)
·         Aumento delle detrazioni Irpef per chi occupa alloggi sociali (per redditi fino a 30.000 euro)
·         Agevolazioni per chi affitta alloggi sociali nuovi o ristrutturati
·         Lotta all’abusivismo: no residenza e allacciamento utenze per chi occupa abusivamente
·         Incentivi alla realizzazione di alloggi sociali

 Ecco più nel dettaglio le misure del nuovo Piano Casa

SOSTEGNO ALL’AFFITTO A CANONE CONCORDATO

1.      RIDUZIONE DELL’ALIQUOTA DELLA CEDOLARE SECCA
Per il quadriennio 2014-2017, l’aliquota è ridotta al 10 per cento. Dati del MEF indicano che nel 2012 i contratti di locazione registrati sono stati duecentomila in più rispetto al 2010

2.      100 MILIONI DI EURO AL FONDO AFFITTO (50 milioni per ciascuno degli anni 2014 e 2015)
Tali risorse si aggiungono ai 100 milioni di euro già stanziati dal decreto legge IMU dello scorso agosto (n. 102/2013)Acquisita l’intesa della Conferenza permanente Stato/Regioni e il concerto del Ministero dell’economia e delle finanze, ho firmato il 12 febbraio 2014 il decreto di riparto tra le regioni dei primi 50 milioni di euro per il 2014 (ora alla Corte dei Conti)

3.      226 MILIONI DI EURO FONDO MOROSITA’ INCOLPEVOLE (distribuiti dal 2014 al 2020)
Tali risorse si aggiungono ai 40 milioni di euro stanziati dal decreto legge IMU dello scorso agosto (n. 102/2013)Acquisito il concerto preliminare del Ministero dell’economia e delle finanze (4 marzo 2014),  in data 5 marzo 2014  Lo schema di decreto ministeriale, previsto dall’art. 6, comma 5, del decreto legge 31 agosto 2013, n. 102, che assegna al Fondo destinato agli inquilini morosi  incolpevoli 20  milioni di euro per l’anno 2014 ed altrettanti per l’anno 2015, a seguito del concerto preliminare con il Ministero dell’economia e delle finanze (nota del 4 marzo 2014) è stato inviato alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome in data 5 marzo 2014

4.       AGENZIE DI REPERIMENTO DI ALLOGGI A CANONE CONCORDATO
Al fine di attenuare le tensioni sul mercato delle locazioni (2,5 milioni di famiglie in affitto pagano un canone superiore al 40% del reddito) la norma prevede che le risorse del Fondo Affitto sono destinate anche al reperimento di  alloggi  in  locazione a canone concordato, premiando le Agenzie locali che:
–          assegnano gli alloggi agli inquilini provenienti da alloggi ex IACP o sottoposti a procedure di sfratto esecutivo
–          hanno intermediato il maggior numero di contratti di locazione a canone concordato nel biennio precedente Sempre al fine di ampliare il mercato delle locazioni a canone concordato, la norma prevede che le procedure previste per gli sfratti per morosità si applicano sempre alle locazioni di cui al presente comma, anche per quelle per finita locazione
  

AMPLIAMENTO OFFERTA ALLOGGI EX IACP

 5.      PIANO RECUPERO ALLOGGI EX IACP 400 MILIONI DI EURO (risorse derivanti dalle revoche delle opere di legge obiettivo)
Il Piano potrà finanziare il recupero di oltre 12 mila alloggi, anche ai fini dell’adeguamento energetico, impiantistico e statico degli immobiliIl Piano va approvato entro 6 mesi con decreto del Ministro delle infrastrutture di concerto con il  Ministro dell’economia e del Ministro per gli affari regionali, d’intesa con la Conferenza unificata
AGGIUNTIVI 67,9 MILIONI DI EURO vanno al recupero di ulteriori 2.300 alloggi ex IACP da destinare alle categorie sociali disagiate (conduttori con reddito annuo lordo complessivo familiare inferiore a 27.000 euro, che siano o abbiano nel proprio nucleo familiare persone ultrasessantacinquenni, malati terminali o portatori di handicap con invalidità superiore al 66 per cento, figli fiscalmente a carico e che risultino soggetti a procedure esecutive di rilascio per finita locazione). Anche queste risorse vengono ripartite tra le regioni con il decreto che approva il Piano.

6.       UTILIZZO PROVENTI VENDITA ALLOGGI EX IACP PER REALIZZARE NUOVI ALLOGGI O RECUPERO
Entro il 30 giugno 2014 decreto MIT, MEF, Affari regionali, Conferenza unificata sulle procedure di alienazione degli alloggi ex IACP a favore degli attuali inquilini Entro 90 giorni costituzione Fondo per contributo interessi sui mutui ipotecaricon una dotazione di 18,9 milioni di euro per ciascuno degli esercizi dal 2015 al 2020 (113,4 milioni di euro)
Accesso al Fondo di garanzia statale per la prima casa del MEF dotato di 200  milioni  di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016Durata dei mutui non inferiore a 15 (max 30 anni) a valere sul Plafond Casa disciplinato dalla convenzione ABI – CDP

SVILUPPO DELL’EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE

7.       AGEVOLAZIONE REDDITI DA LOCAZIONI ALLOGGI SOCIALI NUOVI O RISTRUTTURATI
I redditi derivanti dalla locazione di alloggi nuovi o ristrutturati non concorrono alla formazione del reddito d’impresa ai fini IRPEF/IRES e IRAP nella misura del 40 per cento per un periodo non superiore a dieci anni dalla data di ultimazione dei lavori. 

8.       DETRAZIONI IRPEF PER IL CONDUTTORE DI ALLOGGI SOCIALI
Per il triennio 2014 – 2016 gli inquilini di alloggi sociali beneficiano di una detrazione pari a  900 euro (per redditi non superiori euro 15.493,71) e a 450 euro (per redditi non superiori a euro 30.987,41)

9.       RISCATTO A TERMINE DELL’ALLOGGIO SOCIALE
Trascorsi almeno 7 anni dalla stipula del contratto di locazione, l’inquilino ha facoltà di riscattare l’unità immobiliare. Con decreto MIT di concerto MEF, previa intesa Conferenza unificata, sono disciplinate le clausole standard dei contratti locativi e di futuro riscatto, ferma restando la validità dei contratti di locazione stipulati prima delle entrata in vigore del presente decreto
Chi acquista ha 2 vantaggi: 1) l’Iva dovuta dall’acquirente (che è incassata da chi vende per riversarla allo Stato) viene corrisposta solo al momento del riscatto e non all’inizio; 2) il reperimento del fabbisogno finanziario residuo per l’acquisto è rimandato al momento dell’atto di acquisto. Chi vende rimanda la tassazione IRES e IRAP sui corrispettivi delle cessioni alla data del riscatto 

10.    
INCREMENTO DELL’OFFERTA DI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE
La norma favorisce l’aumento dell’offerta di alloggi sociali in locazione:
–          nei Comuni ad alta tensione abitativa
–          senza consumo di nuovo suolo
–          valorizzando il risparmio energetico
–          accelerando l’utilizzo delle risorse dei Fondi immobiliari per il social housing (come il FIA)
–          attraverso, anche in deroga agli strumenti urbanistici vigenti, interventi di:
o   ristrutturazione edilizia
o   sostituzione edilizia mediante anche la totale demolizione dell’edificio e la sua ricostruzione con modifica di sagoma
o   variazione della destinazione d’uso
o   creazione di servizi e funzioni connesse e complementari alla residenza, al commercio con esclusione delle grandi strutture di vendita
o   creazione di quote di alloggi da destinare alla locazione temporanea dei residenti di immobili di edilizia residenziale pubblica in corso di ristrutturazione o a soggetti sottoposti a procedure di sfratto.

Con decreto MIT, previa intesa della Conferenza unificata, sono ripartiti 100 milioni di euro
          tra le Regioni che entro 60 giorni definiscono
o   i requisiti di accesso e di permanenza nell’alloggio sociale
o   i criteri per la fissazione dei canoni di locazione
o   i prezzi di cessione per gli alloggi concessi in locazione con patto di futura vendita
o   eventuali norme di semplificazione per il rilascio del titolo abilitativo edilizio e riduzioni degli  oneri di urbanizzazione

–          per il finanziamento della quota di alloggi per gli inquilini ERP nonché degli spazi e servizi collettivi dei soli Comuni che entro 90 giorni approvano
o   i criteri di valutazione urbanistica, economica e funzionale degli interventi
o   le superfici complessive che possono essere cedute ad altri operatori ovvero trasferite su altre aree di proprietà pubblica o privata

Gli interventi sono inseriti in apposite convenzioni che i Comuni stipulano con gli operatori privati anche al fine di accedere al riparto dei 100 milioni di euro.

FONTE: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti

 

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