anacDisponibile sulla Gazzetta ufficiale il testo della legge n. 11 del 28 gennaio 2016 (ddl delega appalti) che attua le direttive europee in materia di aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture. Riproponiamo, inoltre, la nota informativa Anci presentata nel corso del Consiglio Nazionale del 21 gennaio 2016.

 

Nel testo del ddl tra le principali novità si menzionano, divise per argomenti,  le seguenti:

 

 

  • vengono rafforzate le funzioni dell’ANAC tra le quali l’individuazione dei casi in cui l’ANAC è tenuta all’introduzione di un apposito sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti, per perseguire anche la finalità di razionalizzare le procedure di spesa attraverso l’applicazione di criteri di qualità, efficienza, professionalizzazione delle stazioni appaltanti, prevedendo la riorganizzazione delle funzioni delle stazioni appaltanti, con particolare riferimento alle fasi di programmazione e controllo. Il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti è teso a valutarne l’effettiva capacità tecnica e organizzativa, sulla base di parametri obiettivi. In sostanza l’ANAC, in materia di appalti, assume un ruolo centrale con poteri non soltanto di vigilanza ma anche di regolazione (o soft regulation). L’ANAC avrà, a tal proposito, il compito di adottare atti di indirizzo quali linee guida, bandi-tipo, contratti-tipo ed altri strumenti di regolamentazione di carattere flessibile, anche dotati di efficacia vincolante. Vengono attribuiti all’ANAC poteri sanzionatori in caso di carenza di controlli in cantiere da parte delle stazioni appaltanti, nei confronti delle PA sulla comunicazioni di varianti ecc. Altra importante novità – che dovrebbe perseguire il fine di ridurre fenomeni corruttivi – riguarda l’istituzione di un Albo nazionale dei Commissari di gara, presso l’ANAC, che verranno via via sorteggiati.

 

  • La banca dati per la verifica dei requisiti per l’accesso alle gare (AVCpass)  andrà riorganizzata  e soprattutto semplificata. L’ANCI, a seguito delle sollecitazioni da parte dei Comuni, aveva redatto un documento con le criticità riscontrate nell’utilizzo dello stesso ed aperto un confronto con l’ANAC. Con il nuovo codice la competenza dell’Archivio passerà dall’ANAC al Ministero Infrastrutture e Trasporti.

 

  • L’ANAC già da tempo ha predisposto modelli di  Bandi-tipo  ma per poter essere adottati ad ampio raggio necessitano di acquisire efficacia vincolante, condizione questa prevista nella legge delega. A tal riguardo occorre precisare che molti Comuni hanno affermato che i Bandi tipo dell’ANAC nel momento in cui vengono presi in considerazione dalle amministrazioni risultano superati dalla normativa sopravvenuta. Pertanto per poter essere efficaci devono essere continuamente  aggiornamenti dall’ ANAC.

 

Per tutte le altre informazioni potete consultare il documento in allegato a questo articolo.