Il programma messo a punto dalla Ue per l’osservazione satellitare della terra, ha iniziato a utilizzare la banca dati dell’Agenzia per catalogare gli edifici danneggiati dal terremoto.
La cartografia catastale dell’Italia entra nel sistema Copernicus, il programma di osservazione satellitare della terra, messo a punto dall’Unione europea per il costante monitoraggio della superficie dell’intero pianeta.
Uno dei principali obiettivi del sistema è supportare la gestione delle emergenze, fin dalle prime ore successive a un evento calamitoso, mettendo online le mappe con gli edifici danneggiati, ottenute dalla elaborazione delle immagini satellitari.
Da qualche giorno, Copernicus ha iniziato a utilizzare le mappe catastali presenti nella banca dati dell’Agenzia delle Entrate, in quanto si tratta della cartografia ufficiale, a grande scala, costantemente aggiornata e immediatamente disponibile su tutto il territorio nazionale, per catalogare gli edifici danneggiati dal terremoto, a partire dai comuni di Visso e Castelsantangelo sul Nera.
Il dipartimento della Protezione civile ha infatti attivato il servizio della Comunità europea per rilevare, partendo dalle immagini satellitari, i danni causati dal sisma. A tale attività si dedica un gran numero di operatori, che valutano visivamente il danno e ne stimano la gravità. L’informazione relativa ai dissesti degli edifici prodotti dal terremoto viene così riportata direttamente sulla base cartografica catastale della zona coinvolta dall’evento.
Le immagini e i dati risultanti dalle elaborazioni sono consultabili e scaricabili gratuitamente dal sito del Copernicus emergency management service.