Per far fronte ai conti in rosso, il comune di Serra San Bruno (Vibo Valentia) ha deciso di vendere gli alberi secolari. Il sindaco ha deciso di mettere a gara la vendita di circa 2600 piante di cui la metà esemplari rarissimi che finiranno per diventare legna per l’industria nel tentativo di risanare il deficit di bilancio.

A portare il caso in Parlamento è la deputata di Sel, Celeste Costantino che in un’interrogazione scrive “secondo una delibera comunale, il 25 marzo 2014 avrà luogo l’asta pubblica, con il sistema delle offerte segrete, per la vendita di materiale legnoso ottenuto dal taglio di tre lotti appartenenti al demanio comunale «Archiforo». Si tratta di boschi che si trovano nel cuore del Parco naturale regionale delle Serre, indicato «come sito di importanza comunitaria – zona di riserva generale orientata»; nel dettaglio, il bando di gara riguarda l’abbattimento di 2.603 piante di cui ben 1.090 esemplari di rarissimo abete bianco, conosciuto come il «principe dei boschi». Questi giganti della montagna saranno trasformati in legna per l’industria nel tentativo di risanare il deficit di bilancio, ma per il territorio significherà privarsi di un patrimonio più unico che raro;i boschi secolari delle Serre non sono nuovi a massicce operazioni di taglio. Solo negli ultimi 13 mesi sono stati abbattuti 9.291 alberi”

A questo proposito l’interrogante chiede al ministro dell’Ambiente di scongiurare il taglio del bosco dell’Achiforo.

FONTE: Agenzia Parlamentare (www.agenparl.it)

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