Entro il 2016 tutti i punti luce di Brescia, circa 43 mila, utilizzeranno apparecchi a LED grazie ad un piano di sostituzione voluto dal Comune di Brescia e realizzato da A2A.

Una scelta innovativa, sulla scia di città come Los Angeles, Copenaghen, Stoccolma e Oslo, che garantirà uguale efficienza e pari resa luminosa, un risparmio del 39% dei consumi e di 8 milioni di euro in 10 anni sulla “bolletta” del Comune di Brescia.

Grazie alla nuova illuminazione, infatti, il consumo annuo pro capite verrà quasi dimezzato, passando dagli 92 kWh attuali ad una quota di 56 kWh. Nel complesso si passa da oltre 18 milioni di kWh annui – una quantità di energia sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico di 8.200 appartamenti – a 11 milioni di kWh, corrispondenti al consumo ipotetico di 5.000 appartamenti.

L’ammontare degli investimenti a carico del Gruppo A2A è di 12 milioni di euro, per sostituire tutti i corpi illuminanti della città.

La scelta a favore dei LED significa un miglioramento in termini di efficienza e sicurezza. I nuovi corpi illuminanti, infatti, garantiscono uguale prestazione luminosa rispetto alle tradizionali lampade fino ad oggi utilizzate (100 lumen/watt), ma con un migliore orientamento del fascio luminoso, oltre a un ciclo di vita molto più lungo (anche 5 volte di più rispetto alle tradizionali lampade) che, in termini di qualità del servizio e sicurezza, vuol dire meno luci guaste e spente sulle vie della città.

Saranno almeno 2.500 le lampade bruciate in meno ogni anno. E con la nuova tecnologia adottata – il telecontrollo – le informazioni sulle condizioni degli impianti e su eventuali malfunzionamenti arriveranno in tempo reale consentendo di intervenire molto più rapidamente.

Risparmio energetico vuol dire soprattutto rispetto per l’ambiente. Il 39% di energia elettrica in meno significa infatti risparmiare ogni anno più di 1.300 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio), pari al consumo annuo di circa 1.500 automobili, ed evitare l’emissione in atmosfera di 2.700 tonnellate di CO2.

Le nuove sorgenti luminose hanno una durata cinque volte superiore rispetto alle lampade tradizionali. Ciò significa una diminuzione delle attività di sostituzione dei corpi illuminanti (-10 mila/anno) e una minore incidenza delle lampade bruciate (- 2.500/anno): si eviterà così la produzione di oltre 1,5 tonnellate di RAEE (rifiuti elettrici ed elettronici) ogni anno. Anche a fine vita, i LED rappresentano un vantaggio ambientale per la totale assenza di mercurio e altre sostanze inquinanti.

La maggiore efficacia dell’illuminazione a LED avrà anche l’effetto di diminuire l’inquinamento luminoso, grazie alla concentrazione della luminosità verso i marciapiedi e le strade e l’assenza di emissione di intensità luminosa verso l’alto.

La riduzione delle spese è garantita anche dal significativo risparmio energetico e dalla riduzione dei costi di manutenzione ordinaria e sostituzione dei led, che si distinguono per la durata, la resistenza alle vibrazioni e alle sfavorevoli condizioni atmosferiche.

 

 

FONTE: Associazione dei Comuni Virtuosi

 

 

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