Sorpresa. Le risorse idriche potranno anche aumentare, ma essere disponibili nei momenti sbagliati.
Quest’anno il “2014 Climate and Energy Outlook“, pubblicato dall’autorevole Massachusetts Institute of Technology (Mit), contiene anche un focus sull’impatto dei cambiamenti climatici sull’acqua e le risorse idriche, che dovranno soddisfare sia una popolazione in crescita che l’aumento dei consumi dovuto alla produzione di cibo ed energia. Lo studio valuta lo stress idrico, o la quantità dell’acqua utilizzata in una zona per l’irrigazione, l’industria, e l’uso domestico, rispetto a quanta acqua dolce è disponibile in quella zona e sottolinea che «entro la fine del secolo, le forniture di acqua dolce aumenteranno del 15% in quanto le temperature più calde accelerano il ciclo idrologico, portando a più pioggia e neve. Il consumo globale di acqua non mancherà di tenere il passo, e si prevede di aumentare del 19%».
I consumi di acqua saliranno molto velocemente in India, Cina, in diverse aree del Medio Oriente e del Nord Africa, anche se alcuni di questi paesi – come l’India – avranno più pioggia e neve. «Le temperature più calde porteranno a maggiori precipitazioni, ma queste potranno cadere nel momento sbagliato dell’anno, dopo che la stagione di crescita vegetale è finita, o aumentare il deflusso in mare».
A livello globale non sarà utilizzata molta più acqua per l’irrigazione, ma crescerà l’utilizzo di acqua industriale e domestica. «A causa di queste pressioni dobbiamo dare all’acqua maggiore attenzione, assicurandoci che ce ne sia abbastanza dove e quando serve – dice Charles Fant, coautore del rapporto Mit – Questo può essere fatto trasportando l’acqua dove è necessaria, costruendo più aree di stoccaggio o con sforzi di conservazione ed efficienza. Soluzioni come queste sono spesso difficili da mettere in atto, in quanto sono costose e possono essere dannose per l’ambiente. Prepararci ora a questi problemi semplifica un bel po’ le cose per il futuro». O meglio, le semplificherebbe se venissero davvero implementate: una decisione che spetta alla politica, e al suo elettorato.
FONTE: Green Report (www.greenreport.it)