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Civic presenta le Linee guida per contrastare le illegalità ambientali. Analizzare le criticità all’interno di alcune delle filiere commerciali più colpite da fenomeni di illegalità: questo l’obbiettivo del progetto Civic finanziato dall’Unione Europea. A realizzarlo Corpo forestale dello Stato, Legambiente e Agenzia delle dogane e dei monopoli che oggi, dopo due anni di ricerche, presentano le loro proposte.

 

A conclusione del progetto Civic, sono state elaborate delle Linee guida con l’obiettivo di rappresentare uno strumento operativo e concreto per limitare l’affermazione delle illegalità nelle filiere monitorate, destinate alle forze dell’ordine, operatori del settore, ma soprattutto ai policy-makers a livello europeo e dei singoli stati membri Ue. Accanto alle proposte, il documento raccoglie alcune delle migliori pratiche già esistenti per favorire la lotta internazionale ai crimini ambientali, come, per esempio, l’art. 260 Dlgs 152/2006 della legislazione italiana che sanziona i traffici illeciti di rifiuti, o i buoni modelli di governance esistenti nella gestione dei rifiuti in un’ottica di circolarità e di prevenzione.

 

L’obiettivo principale del progetto Civic è di mappare le filiere di tre importanti settori – rifiuti, agroalimentare e specie protette – per individuare vulnerabilità in cui si può inserire l’agire criminale. Mappare le filiere significa passare al setaccio ciascun passaggio di iter spesso complessi e macchinosi, che vedono coinvolti una molteplicità di soggetti economici e amministrativi, mezzi logistici e apparati di controllo, sia a livello nazionale che internazionale.

 

Il primo passo è stato, quindi, raccogliere quante più informazioni possibili sulle tre filiere utilizzando tutti gli strumenti a disposizione, con una particolare attenzione agli operatori del settore e in genere agli stakeholder, che sono stati coinvolti per avere punti di vista “interni” e consapevoli. Considerato che ciascuna filiera si scompone in una molteplicità di specifiche sotto filiere, si è scelto di focalizzarne l’analisi a due per ciascun settore. Per i rifiuti l’approfondimento riguarderà i Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) e la plastica; per l’agroalimentare, la filiera del Parmigiano Reggiano e dell’olio extravergine di oliva; per le specie protette, il legname e il pellame di rettile.

 

In allegato il documento con le linee guida.