Dalla messa in funzione del Catasto Impianti e Rapporti di Controllo di Efficienza energetica (CIRCE) ormai sono quasi passati tre anni. Qual è la situazione attuale?
Il Catasto Regionale Impianti Termici è un obbligo di legge nazionale e consentirà alle Regionidi raccogliere informazioni dettagliate per intervenire con norme e incentivi che favoriscano il miglioramento dell’efficienza degli impianti, riducendo i consumi di energia e l’emissione di fumi inquinanti in atmosfera.
Non tutte le regioni si sono organizzate ed a tutt’oggi infatti il Catasto unico regionale non è stato attivato ovunque.
In Italia abbiamo attivi più di 30 milioni di impianti termici (oltre il 60% autonomo), 19 milioni di impianti di raffrescamento, oltre 24 milioni di impianti elettrici (il 92% con potenza inferiore ai 3 kW) e 12 milioni di impianti per la produzione di acqua calda sanitaria; di tutti questi impianti la grande maggioranza non è a norma, non ha la dichiarazione di conformità, ma nessuno ne parla o ne vuole parlare.
Peraltro in alcune regioni mancano le specifiche disposizioni locali, e molti dei Comuni sopra i quarantamila abitanti e molte province hanno operato in autonomia; di conseguenza sul territorio nazionale ritroviamo situazioni non complete e spesso differenti le une dalle altre; questo caos generale va a scapito dei manutentori, che possono trovarsi ad operare su territori differenti con modelli, sistemi di gestione e strumenti attuativi totalmente differenti, con peraltro un’elevata difficoltà a reperire informazioni circa le news pubblicate dai vari enti locali interessati.
Dalle prime riunioni effettuate, ad esempio in Regione Veneto ci si aspettava nel giro di due anni la registrazione della metà degli impianti esistenti, pari a circa 1 milione. Al 26 ottobre 2017 gli impianti termici registrati in CIRCE hanno raggiunto la quota di oltre un milione, per la precisione 1.250.000.
Insomma, il sistema continua a funzionare, le ditte ormai si sono adeguate e strutturate per poter far fronte alla registrazione telematica. L’obbligo di inserire il codice catasto e il codice ditta all’interno dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE) pena l’impossibilità di redazione dello stesso continua a incentivare la registrazione degli impianti termici in CIRCE.
Un altro caso è quello della Sicilia, dove il rilascio del certificato di agibilità di un immobile in Sicilia sarà vincolato all’autocertificazione dell’avvenuto pagamento del progettista e del direttore dei lavori. Nella Regione con decreto del Dirigente Generale del Dipartimento regionale dell’energia n. 71 del 1/3/2012 (GURS n. 13 del 30/3/2012), è stato istituito il “Catasto regionale degli impianti termici” al servizio degli edifici.
Secondo Santo Cutrone, presidente dell’Ance Sicilia, “E’ un grave errore, sia giuridico che tecnico, condizionare il rilascio da parte del Comune del certificato di agibilità (documento che attesta l’accertamento, da parte del pubblico ufficiale, dei criteri strutturali, statici e di salubrità dell’immobile) all’avvenuto pagamento solo del progettista e del direttore dei lavori (evento amministrativo derivante dai rapporti contrattuali fra i contraenti)”.