Come è noto, la crisi prodotto effetti particolarmente deleteri nell’ambito immobiliare; tali effetti, per il momento, continuano a perdurare. Lo ha rilevato un sondaggio effettuato congiuntamente dalla Banca d’Italia, da Tecnoborsa e dall’Agenzia delle entrate che, interpellando 1.406 agenzie immobiliari hanno rilevato come, nell’ultimo trimestre del 2013, ben il 70,5% del agenti abbia registrato un calo dei prezzi di vendita delle case.

Nel trimestre precedente, la percentuale si fermava al 68,2%. Al contempo, aumentano i nuovi incarichi a vendere mentre la quota di chi afferma di aver venduto almeno un immobile sale di poco. Mediamente,tra l’affidamento del mandato a vendere e la vendita vera e propria passano 9 mesi, mentre è cresciuta la quota di acquisti finanziati con un mutuo ipotecario, passando dal 57,2% di ottobre al 60,9%; di pari passo, cresce il rapporto tra il prestito e il valore dell’immobile, passando dal 57,9% al 59,8%.

Chi lavora nel comparto, tuttavia, continua a nutrire un giudizio pessimistico rispetto alla prospettive future delle quotazioni immobiliare, anche se il saldo negativo fra aspettative favorevoli e sfavorevoli è passato da -23,5 punti percentuali a -19,2; resta negativo il giudizio sull’andamento corrente; il saldo tra le attese di miglioramento e quelle di peggioramento resta invariato a quota 36,5%.

FONTE: CGIA Mestre