Un sito rinnovato con 18 itinerari di Bicitalia, 10.000 km mappati, 50 itinerari di ciclovie di qualità, itinerari tematici. Ma soprattutto un progetto molto più ampio ed importante: la Rete ciclabile nazionale Bicitalia che, grazie al lavoro di FIAB, al contributo del Ministero dell’Ambiente e al coinvolgimento di molte Regioni potrà essere tra qualche anno una realtà importante.
Da pochi giorni chi digita www.bicitalia.it o www.bicitalia.org trova un sito completamente rinnovato: 18 itinerari di Bicitalia, di cui mappati almeno 10.000 km, 50 itinerari di ciclovie di qualità, nuovi itinerari tematici, ecc.
Il portale internet però è solo la “vetrina” di un progetto molto più ampio ed importante: la rete ciclabile nazionale Bicitalia, ispirata a quelle già esistenti da tempo in molti Paesi europei.
La rete Bicitalia interessa il territorio nazionale ponendo anche attenzione alle connessioni europee, integrandosi nella rete ciclabile europea Eurovelo, progettata dalla European Cyclists’ Federation, di cui FIAB è rappresentante italiana.
Un progetto unico nel suo genere che ha il duplice scopo di favorire in tutta Italia il transito sostenibile di turisti, provenienti anche dall’estero, e di valorizzare localmente la modalità ciclistica come soluzione alternativa al traffico motorizzato privato.
Il progetto per la promozione della rete ciclabile nazionale Bicitalia
In questi ultimi anni l’uso della bici è aumentato e di conseguenza la richiesta di infrastrutture. I tempi erano maturi per un salto di qualità, arrivato grazie al “Progetto per la promozione della rete ciclabile nazionale Bicitalia“ realizzato con i fondi del Ministero dell’Ambiente ottenuti a seguito di un bando vinto da Fiab.
Con questa iniziativa FIAB ha realizzato un progetto di respiro nazionale.
La rete nazionale Bicitalia, della lunghezza totale di circa diciottomila chilometri, potrà favorire non solo la creazione di un’infrastruttura per la mobilità ciclistica raccordando le iniziative esistenti e in progetto, ma altresì un fattore di moltiplicazione di ciclovie su scala locale.
Ai processi di pianificazione locale FIAB contribuisce da anni, avendo prestato assistenza alle Regioni che hanno avviato la pianificazione delle proprie reti ciclabili, dalla Liguria al Veneto e al Friuli Venezia Giulia, dalla Lombardia alla Toscana, dalla Puglia all’Emilia-Romagna.
“Gli obiettivi erano fondamentalmente due”, ci ricorda Antonio Dalla Venezia, responsabile Fiab del progetto, “Il primo era quello di costruire un rapporto con le Regioni, per condividere la rete di Bicitalia. Il secondo, quello di realizzare un portale dove far confluire tutto quello che di ciclabile esiste in Italia”.
Partenariato con le Regioni
“Il partenariato con le regioni è stato complesso” spiega Dalla Venezia “siamo partiti con le richieste a giugno 2013, ma siamo riusciti ad organizzare una riunione solamente nel marzo 2014. È una cosa che ci impegneràtutto l’anno, ma siamo soddisfatti perché le Regioni che in questi anni hanno lavorato di più sulla ciclabilità hanno aderito”.
FIAB in definitiva ha messo dieci Regioni italiane intorno ad un tavolo di lavoro sul tema della rete nazionale per la mobilità ciclistica. Ogni Regione ha portato al tavolo un lavoro molto interessante fatto negli anni sul territorio di propria competenza: il partenariato dà l’opportunità di ricucire, di lavorare sulla condivisione delle priorità e cercare soluzioni comuni ai temi più complessi come ad esempio quello di una segnaletica nazionale.
Le dieci Regioni che hanno aderito al partenariato sono: Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Puglia, Sicilia. Sono inoltre stati coinvolti al tavolo tecnico anche funzionari della Provincia Autonoma di Trento e della Regione Sardegna, la cui adesione formale al partenariato è ancora in corso.
Il portale web di Bicitalia
Il punto di forza del sito è rappresentato dai 18 itinerari di Bicitalia, dei quali abbiamo mappato almeno 10.000 km, in parte recuperando i tracciati dal vecchio sito e in parte con nuove rilevazioni e nuove soluzioni nei punti critici. E’ stato superato l’obiettivo di avere la tracciatura del 50% della rete prevista (18.000 km circa).
La novità vera però, riguarda il tema delle ciclovie di qualità. Abbiamo voluto inserire questo nuovo settore nel sito, consapevoli che la maggior parte dei visitatori, avrebbe cercato itinerari di una giornata da percorrere con la famiglia o con gli amici, in assoluta tranquillità e sicurezza. Ecco quindi che i primi 50 itinerari di qualità che abbiamo inserito (per complessivi 3.000 km circa), possono dare una risposta a questa esigenza. Si tratta di itinerari prevalentemente su pista ciclabile, che nei prossimi mesi assieme ad altri che aggiungeremo mano a mano, saranno catalogati secondo il grado di qualità. L’idea è di differenziarli assegnando ad ognuno di essi tre, due o una ruota, a seconda delle caratteristiche di sicurezza e confort. Alla fine avremo una banca dati con migliaia di chilometri catalogati, cartografati, accompagnati da un corredo fotografico e descritti nella loro valenza turistica e ambientale.
Precisa Dalla Venezia “Ovviamente non tutte le ciclovie di qualità fanno parte della rete di Bicitalia, ma è importante dare informazione su quello che esiste di pedalabile oggi in Italia”.
Un’altra sezione che compare sul sito, è quella degli itinerari tematici: le ferrovie dismesse e recuperate ed altri itinerari non riconducibili a Bicitalia. È il caso, ad esempio, degli itinerari del circuito delle città d’arte, che inseriremo nelle prossime settimane, oppure di quegli itinerari a tema unico, come ad esempio, la ciclovia della seta, l’itinerario di S.Francesco, ecc. Con questo sito non vogliamo lasciar fuori nulla: i visitatori devono trovare tutto quello che esiste in Italia.
Iniziative promozionali e coinvolgimento associazioni locali della FIAB
Nel corso del progetto sono state coinvolte numerose associazioni aderenti, in particolare per la rilevazione dei corridoi e la preparazione dei dati in pubblicazione sul sito, anche attraverso diversi eventi realizzati per promuovere l’uso della bicicletta sulla rete ciclabile nazionale chiamata Bicitalia.
FONTE: Fiab (Associazione italiana Amici della bicicletta)