“Occorre un censimento degli immobili vuoti presenti sul territorio, al fine di metterli a disposizione di quanti versano in condizioni di povertà o disagio sociale, qualunque siano le motivazioni o la nazionalità”. Lo ha detto Giacomo Olivieri, presidente di Realtà Italia e candidato sindaco di Bari, nella conferenza stampa sull’emergenza abitativa in città tenutasi oggi nella sede regionale del movimento, in viale Kennedy n. 84. “Il comune adotti politiche abitative adeguate a superare questa fase emergenziale. Intanto – ha spiegato Olivieri – propongo di devolvere gli euro che saranno raccolti con il voto alle primarie del centrosinistra alle associazioni che si occupano di emergenze sociali e della ricollocazione di sgomberati e sfrattati. Un piccolo gesto concreto da parte della politica, che io ritengo necessario. Quanto accaduto agli occupanti di villa Roth è solo un esempio di come non abbia funzionato la macchina politico-amministrativa. Quell’edificio era diventato un centro di aggregazione per tanti ragazzi. La vergogna alla quale abbiamo assistito non è lo sgombero operato nel pieno della legalita’, ma non aver permesso ai ragazzi di usufruire di altri immobili per attività culturali e non aver individuato altri alloggi per chi vi abitava”. “Lo sgombero di villa Roth, edificio di proprietà della Provincia di Bari nel quartiere San Pasquale, è solo uno dei numerosi ultimi episodi. Ricordo quello di qualche anno fa di un ex albergo occupato abusivamente da una decina di nuclei familiari vicino al Tiro a Volo di Palese o quello del Ferrhotel che ha coinvolto una quarantina di rifugiati politici. Ci sono poi persone – ha aggiunto Olivieri – che approfittando della temporanea assenza del padrone di casa si introducono negli alloggi, nel tentativo di occuparli abusivamente. Tutte situazioni figlie della cronica carenza di case, che sfocia in proteste davanti a Palazzo di Città, ‘sordo’ persino a bambini, anziani e disabili che non avendo un tetto urlano la propria disperazione”. “La cattiva gestione della politica è la causa scatenante dell’abusivismo e l’emergenza abitativa non troverà mai soluzione nelle poche case popolari esistenti. Per normalizzare la situazione serve un progetto complessivo che preveda il recupero e la riorganizzazione degli immobili nella disponibilità degli Enti locali, la gestione di immobili privati inutilizzati e una migliore erogazione di contributi, che siano d’aiuto per pagare i canoni di locazione. È inoltre necessario – ha concluso Olivieri – che la prossima amministrazione provveda a scorporare la ripartizione dell’edilizia pubblica dall’Assessorato al Patrimonio e a creare un’agenzia, a costo zero, che gestisca gli edifici abbandonati a cominciare dai pezzi pregiati della nostra area metropolitana”.
FONTE: Agenzia Parlamentare (www.agenparl.it)