Bando Periferie: ecco il reportage dell’ANCI, da Nord a Sud, in giro per l’Italia. Qual è la situazione attuale?
Renzo Piano ha detto che “le periferie sono la città del futuro, quello che lasceremo in eredità ai nostri figli”. Un pensiero che sintetizza l’importanza che il bando periferie riveste per le città e prima ancora per i cittadini. Anci si confronta quotidianamente con i problemi del territorio e sa quanto sia stringente e non più rinviabile un’opera di rammendo, usando ancora le parole di Piano, che abbiamo voluto vedere con i nostri occhi, sentendo sindaci e cittadini di alcune realtà urbane paradigma di un obiettivo comune: riconsegnare ai cittadini spazi riqualificati e sottratti che diventeranno tanti nuovi spazi di socializzazione, di cultura, di gioco.
Partendo da Sud, risalendo lo Stivale, siamo stati a Taranto, Arezzo, Varese e infine a Torino.
Quattro realtà molto diverse per ragioni geografiche, culturali e sociali ma unite, come tutte città coinvolte dal bando, dalla voglia d riqulificare le zone meno fortunate delle nostre città. Gli ex baraccamenti cattolica di Taranto, un concentrato di colori e murales immersi nel centro della città, aspirano a diventare fulcro culturale delle nuove generazioni che credono nel proprio territorio. Arezzo, vede nel bando la possibilità concreta di rendere il territorio già riqualificato ancora più accogliente per i propri cittadini e per i turisti.
A Varese gli interventi previsti saranno un volano per lo sviluppo delle piccole medie imprese. Torino, in ultimo, punta ad unire le periferie esistenziali con i luoghi dove si sta meglio raccogliendo le proposte e le segnalazioni dei cittadini con una concreta democrazia partecipativa che mette i beni comuni al centro. Questi sono solo alcuni esempi dell’impegno dei sindaci per il territorio. Un territorio che grazie all’impegno di Anci, dei primi cittadini e degli abitanti delle periferie stesse sarà finalmente rinnovato. D’altra parte, come dice Mario “con tanta pazienza, si fa tutto”.