La Commissione europea ha ritenuto conforme alle norme dell’Unione europea in materia di aiuti di Stato il finanziamento di un progetto di investimenti pari a 71,1 milioni di EUR provenienti dai fondi regionali europei da realizzare nel porto di Salerno. Il progetto promuoverà gli obiettivi di trasporto dell’UE, come la salvaguardia di un’ampia gamma di collegamenti marittimi integrati in Europa, senza falsare indebitamente la concorrenza nel mercato interno.
Nel febbraio 2014 l’Italia ha notificato, ai fini dell’approvazione nel quadro delle norme in materia di aiuti di Stato dell’UE, la propria intenzione di finanziare un progetto dell’autorità portuale finalizzato al miglioramento delle strutture esistenti del porto di Salerno mediante la concessione di sovvenzioni provenienti dai fondi regionali dell’UE. L’investimento permetterà all’autorità portuale di garantire l’ingresso in condizioni di sicurezza a navi di maggiori dimensioni ampliando l’imboccatura portuale, dragando il fondale marino e il canale di accesso al porto e prevede anche il consolidamento di parte di uno dei moli esistenti.
La Commissione ha concluso che l’investimento contribuirà a preservare un’ampia gamma di collegamenti marittimi integrati nell’UE. Il finanziamento pubblico è necessario per incentivare l’autorità portuale a realizzare il progetto. Il progetto non può infatti essere fattibile senza un aiuto pubblico, dal momento che le entrate nette previste non coprono i costi di investimento. L’importo del finanziamento è limitato al minimo necessario per rendere possibile l’investimento. Il progetto comporterà una distorsione della concorrenza limitata perché il porto di Salerno è un piccolo porto regionale che serve principalmente la regione Campania. Pertanto, la Commissione ha concluso che l’aiuto concesso all’autorità portuale è conforme all’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) che autorizza gli aiuti di Stato per lo sviluppo di talune attività economiche.
La Commissione ha inoltre valutato se i futuri operatori portuali riceveranno un indebito vantaggio economico. I contratti di concessione per l’utilizzazione delle strutture portuali saranno aggiudicati mediante procedure di appalto pubbliche, aperte e non discriminatorie, nel rispetto delle disposizioni previste dal diritto dell’UE e dell’Italia in materia di appalti pubblici. Pertanto, la Commissione ritiene che i futuri operatori portuali non beneficeranno di alcun aiuto di Stato ai sensi delle norme dell’UE. Lo stesso vale per gli utilizzatori finali del porto di Salerno, che pagheranno prezzi di mercato per i servizi offerti presso il porto.
Conformemente alla prassi decisionale della Commissione, gli aiuti agli investimenti in infrastrutture portuali sono approvati se soddisfano un obiettivo chiaramente definito di interesse comune, se sono necessari e proporzionati al raggiungimento di tale obiettivo e se non incidono sugli scambi fra gli Stati membri dell’Unione in misura contraria all’interesse comune.
La versione non riservata della decisione sarà pubblicata con il riferimento SA.38302 nel registro degli aiuti di Stato sul sito della DG Concorrenza, una volta risolte tutte le questioni relative alla riservatezza. Le ultime decisioni in materia di aiuti di Stato pubblicate su Internet e nella Gazzetta ufficiale figurano nelle e-News settimanali relative agli aiuti di Stato.
FONTE: Agricoltura Italiana on line, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali