app-anas-mit-monitora-ponti-italianiNuove tecnologie digitali per la raccolta dati e l’attività di monitoraggio sulle condizioni delle nostre infrastrutture stradali, per aumentare la sicurezza di ponti, viadotti e strade. Questo lo scopo dell’App dell’ANAS e del MIT che monitora i ponti italiani.


Chiunque abbia uno smartphone potrà sondare, grazie a un’app, lo stato di salute delle strade su cui si viaggia: è in fase di sperimentazione il nuovo progetto di Anas, promosso con il MIT – Massachusetts Institute of Technology, di Boston. Grazie a 1200 sensori mobili da installare su ogni strada interessata dall’iniziativa, sarà possibile testare un nuovo metodo per capire a fondo il “comportamento” delle grandi opere. E per evitare che tragedie come quella del Ponte Morandi di Genova si possano ripetere.

 

Questo il comunicato diffuso direttamente sul sito dell’ANAS.

 

Prosegue l’impegno di Anas (Gruppo FS Italiane) nello sviluppo di nuove tecnologie per la sorveglianza e la conseguente programmazione della manutenzione delle infrastrutture stradali. Un accordo con il Senseable City Lab Consortium del Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston, diretto dal professor Carlo Ratti, consentirà ad Anas di studiare l’applicabilità di sensori mobili per incrementare le attività di vigilanza dei ponti e viadotti sulla rete stradale e autostradale di competenza.

 

Anas aderisce in qualità di government partner al Senseable City Consortium del MIT di Boston

 

Anas, accanto alle attività di verifica dei ponti condotte da personale certificato e al sistema di controllo a intelligenza artificiale, sperimentato nel 2017 e ora in fase di prima installazione su interi itinerari stradali, testerà l’uso di sensori mobili, oggetto di ricerca del MIT di Boston, sulle autostrade A90 Grande Raccordo Anulare di Roma e A91 Roma-Aeroporto di Fiumicino

 

La tecnica permette il controllo qualitativo dell’infrastruttura stradale, basandosi sui dati provenienti dai sensori presenti nei dispositivi mobili e nelle centraline delle automobili più recenti.

 

“Questo approccio innovativo – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Anas Gianni Vittorio Armani – implementa i metodi di monitoraggio dei ponti già applicati sulla nostra rete. Anas nel 2018 ha infatti eseguito oltre 37.000 ispezioni sui 13.000 ponti, viadotti e cavalcavia in gestione. L’accordo siglato con MIT contribuisce a sperimentare un sistema che, utilizzando dati diffusi e immediatamente disponibili, fornisca ulteriori informazioni sul comportamento delle opere durante il loro funzionamento in esercizio, utili a integrare e diversificare l’ampia catena di controlli già messa in campo da Anas per la vigilanza della rete, sempre più basata sulle nuove tecnologie”.

 

Uno studio recente, condotto dal Senseable City Lab Consortium del Massachusetts Institute of Technology su un ponte di Boston, l’Harvard Bridge, ha evidenziato che i dati derivati dallo smartphone, raccolti su un veicolo in movimento e opportunamente registrati e analizzati, contengono informazioni coerenti e significative su alcune delle frequenze modali di un ponte (l’analisi modale è lo studio del comportamento dinamico di una struttura quando sottoposta a vibrazione, in questo caso il passaggio dei veicoli).

 

“Siamo molto felici di lavorare con Anas – ha dichiarato il professor Carlo Ratti direttore del Senseable City Lab Consortium del Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston – in un progetto che guarda alla sicurezza delle nostre strade. Oggi stiamo vivendo in un momento di grandi cambiamenti nel campo della mobilità. Con questo accordo tra il MIT e Anas, vogliamo sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie digitali, in modo da raccogliere dati più precisi sulle condizioni delle nostre infrastrutture stradali, aumentando l’attività di monitoraggio e sicurezza di ponti, viadotti e strade”.

 

“L’adozione di soluzioni innovative – spiega l’AD Armani – fa parte della svolta strategica che Anas ha impresso da tre anni nella valorizzazione degli asset stradali esistenti, volta a garantire una maggiore sicurezza e comfort di guida. Un’azione sostenuta concretamente da 11 miliardi di investimenti nella manutenzione, pari a circa il 46% delle risorse complessive del piano pluriennale 2016-2020”.

 

La sperimentazione Anas-MIT di Boston in Italia parte sulle autostrade del Grande Raccordo Anulare di Roma, tra le arterie più trafficate d’Italia con picchi di 168.000 veicoli al giorno, e sulla Roma-Aeroporto Fiumicino con oltre 100.000 veicoli al giorno. In questo modo le due autostrade diventano un laboratorio aperto di ricerca internazionale.

 

“In un’ottica di miglioramento continuo delle attività di manutenzione della strada – ha sottolineato il Presidente di Anas Ennio Cascetta – Anas si propone come un player all’avanguardia nella ricerca applicata e nella diffusione di nuove tecnologie nei processi di gestione della rete stradale che comprendono anche i progetti Smart Road e Smart Mobility su alcuni dei più importanti nodi stradali del Paese”. 

 

L’investimento complessivo del programma Smart Road Anas è di un miliardo di euro e sarà messo in atto con una prima fase realizzata nei prossimi tre anni con un investimento di circa 250 milioni euro.

 

La prima fase riguarda l’itinerario E45-E55 ‘Orte-Mestre’, in Veneto la statale 51 “di Alemagna”, in Sicilia la Tangenziale di Catania e la A19 ‘Autostrada Palermo Catania’, nel Lazio le autostrade A90 ‘Grande Raccordo Anulare di Roma’ e A91 ‘Autostrada Roma-Aeroporto di Fiumicino’ e, infine, la A2 ‘Autostrada del Mediterraneo’ dove i lavori sono già partiti a settembre. 

 

Inoltre, un Comitato Tecnico Scientifico di livello internazionale affianca Anas nella realizzazione del progetto Smart Mobility, orientato alla costruzione – in vista dei mondiali di Sci di Cortina 2021 – di un modello evoluto di mobilità intelligente in grado di gestire al meglio i flussi di traffico e migliorare la sicurezza stradale. Il progetto che vede protagonista la viabilità di accesso a Cortina in occasione dei mondiali rappresenta il primo prototipo di smart mobility in Europa che vuole realizzare piattaforme integrate per la gestione della mobilità, partendo dai servizi e dalle tecnologie offerte dalle smart road Anas con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza, fluidità del traffico e comfort di guida.