Animali in Città: l’indagine di Legambiente denuncia l’urgenza di una legge nazionale per la gestione degli animali nelle città italiane, enormi le differenze tra i territori.
Animali in città valuta i servizi che le amministrazioni comunali e le aziende sanitarie locali dichiarano di offrire ai cittadini che hanno animali d’affezione e, in generale, per la migliore convivenza in città con animali padronali e selvatici. In altre parole, cerca di mettere in luce se e come gli enti preposti a regolamentare, gestire e controllare si siano adeguati al cambiamento culturale che negli ultimi 20 anni ha visto quadruplicare i cani e i gatti nelle case degli italiani.
È un lavoro complesso, che incrocia numerosi parametri e indicatori e restituisce una situazione sul territorio fortemente disomogenea. Anche perché le competenze in materia sono demandate a regioni e comuni e, al netto della legge per la tutela di cani e gatti (la 281 del 1991), non esiste una legge nazionale che regolamenti in modo unitario la convivenza tra uomini e animali negli 8.000 comuni italiani. Comunicato stampa
L’indagine di Legambiente, quest’anno alla sesta edizione, nasce dalla convinzione che alcune delle principali sfide che interessano la complessa e plurale relazione che abbiamo con gli animali si giochino nelle aree urbane, dove la convivenza, sempre più stretta, con gli animali ha bisogno di essere pensata e governata in modo nuovo. Per il benessere di uomini e animali.
In allegato il Rapporto completo scaricabile in formato PDF.
Per maggiori informazioni: Animali in città, VI Rapporto nazionale