Estensione delle indagini nella ‘Terra dei Fuochi’ in Campania, subentro dei presidenti di Regione ai commissari straordinari per la mitigazione del rischio idrogeologico, semplificazione delle procedure per le bonifiche, messa in sicurezza e recupero di rifiuti anche radioattivi, requisizione degli impianti di rifiuti in caso di grave e concreto pericolo anche potenziale, uscita da molte infrazioni Ue, semplificazione del sistema di tracciabilità dei rifiuti. E ancora tutela del mare e di specie animali. Sono
alcune delle misure contenute nel decreto legge Ambiente che ha avuto il via libera dal Consiglio dei ministri.
– RISCHIO IDROGEOLOGICO. I presidenti delle Regioni subentrano ai commissari straordinari delegati per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. Una misura finalizzata al risparmio e allo snellimento delle procedure. Viene soppresso l’Ispettorato generale che era stato istituito ad hoc.
– TERRA DEI FUOCHI. Possibile estendere controlli ai terreni agricoli che non sono stati oggetto di indagine in quanto coperti da segreto giudiziario, ovvero oggetto di sversamenti resi noti successivamente alla chiusura delle indagini.
– ORGANI DI VERIFICA AMBIENTALE: il Dl riduce da 50 a 40 i commissari per la Via (Valutazione impatto ambientale) e la Vas (Valutazione ambientale strategica) che devono avere precisi requisiti professionali con obiettivo di risparmio di costi e maggiore efficienza.
– RIFIUTI: per prevenire ed evitare emergenze relative alla tutela della salute e dell’ambiente, il decreto stabilisce che la requisizione in uso degli impianti da parte degli Enti locali puo’ avvenire anche per un potenziale rischio per la tutela.
Questo articolo e’ applicabile anche per l’emergenza rifiuti a Roma.
FONTE: Confcommercio