Era il marzo del 1886 quando il Parlamento del Regno d’Italia promulgava la legge n. 3682, più nota come legge Messedaglia, quella che istituì il Catasto italiano, appena 15 anni dopo la conclusione del processo di unificazione. In occasione del suo 130° anniversario, l’Amministrazione finanziaria e i professionisti del settore si sono incontrati per ripercorrere insieme la storia del Catasto e discutere delle prospettive future del settore immobiliare e del governo del territorio. Un incontro proficuo che ha permesso uno scambio di opinioni costruttivo tra i diversi attori coinvolti e di punti di vista differenti sulle possibili evoluzioni del sistema catastale.
Il futuro del Catasto al centro del dibattito
Al convegno, che si è tenuto oggi presso la sede centrale delle Entrate, hanno preso parte: il direttore dell’Agenzia, Rossella Orlandi; il vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Luigi Casero; il capo di Stato maggiore della Guardia di finanza, Giancarlo Pezzuto; il comandante dell’Istituto geografico militare, Gianfranco Rossi, che hanno aperto i lavori.
Dopo i saluti di rito, è stato il momento della prolusione di Saverio Miccoli, professore ordinario in Economia ed estimo civile presso l’università Sapienza di Roma, che ha ripercorso la storia del Catasto e dell’amministrazione, partendo dalla sua costituzione fino ad arrivare ai processi di meccanizzazione degli archivi e alla tele-informatica, che oggi consente di avere una banca dati sempre aggiornata, totalmente informatizzata e automatizzata.
Il convegno è poi proseguito con un dibattito, che ha visto coinvolti diversi esponenti delle istituzioni e del mondo accademico e professionale: Maurizio D’Errico, presidente del Consiglio nazionale del notariato; Maurizio Savoncelli, presidente del Consiglio nazionale dei geometri e geometri laureati; Alessandro Cattaneo, presidente della fondazione Patrimonio comune dell’Anci; Gabriella Alemanno, vice direttore dell’Agenzia delle Entrate; Fabrizia Lapecorella, direttore generale delle Finanze. Il dibattito si è concentrato sul futuro del Catasto, anche alla luce della riproposizione della revisione dei valori catastali all’interno del Def, tra gli obiettivi del piano nazionale delle riforme. Partendo dallo scostamento attuale tra i valori catastali e quelli di mercato, il dibattito si è soffermato sull’integrazione delle banche dati, sul miglioramento della loro qualità, sull’invio telematico degli atti di aggiornamento e sulla tassazione immobiliare.
Un’attenzione particolare è stata destinata ai due più importanti progetti in cantiere all’Agenzia delle Entrate: il Sistema integrato del territorio e l’Anagrafe immobiliare integrata. Il Sit rappresenta un’evoluzione dell’attuale sistema catastale e cartografico: consentirà un’apertura del sistema, che sarà in grado di accogliere anche dati e archivi provenienti da fonti esterne dell’amministrazione. L’Anagrafe immobiliare integrata, invece, permetterà una completa integrazione degli archivi censuari, cartografici, planimetrici e di pubblicità immobiliare per definire la corretta proprietà degli immobili.
Oggi il Catasto parla digitale
Sempre meno carta, dunque, e più informazioni digitali. Il Catasto di oggi è ormai lontano dall’immaginario collettivo di qualche anno fa, che lo dipingeva come un luogo polveroso pieno di faldoni. Adesso, la maggior parte dei dati viaggiano online: le visure possono essere effettuate sul sito dell’Agenzia delle Entrate; i professionisti propongono gli atti di aggiornamento delle banche dati catastali direttamente dal proprio ufficio e li trasmettono online all’Agenzia a qualsiasi ora della giornata e in qualsiasi giorno della settimana; le mappe cartacee, infine, hanno ceduto il passo ai computer e ai database, che mantengono sempre aggiornato il sistema di gestione dell’intero patrimonio immobiliare italiano.
Una mostra per ricordare il passato
Per guardare al futuro, è comunque necessario volgere lo sguardo anche al passato: in occasione dei 130 anni del Catasto, nell’ingresso della sede centrale dell’Agenzia delle Entrate, è stata allestita una mostra con alcuni oggetti rappresentativi della storia del Catasto. Si tratta di particolari strumenti di misurazione delle superfici, come i planimetri, e di strumenti per l’esecuzione dei rilievi sul terreno, come i tacheometri, gli squadri agrimensori e le cordelle metriche, fino ai moderni ricevitori satellitari. Tra i reperti trovano spazio anche una bicicletta con cassette della prima metà del ’900, modello Torpado, che serviva a trasportare gli strumenti di misurazione, e antiche mappe catastali originali, tra le quali anche alcune realizzate nel 1934, utilizzando per la prima volta al mondo il metodo aerofotogrammetrico.
Nasce Telecatasto in collaborazione con il Sole24Ore
Infine, per rispondere ai quesiti della stampa specializzata, l’Agenzia delle Entrate ha inaugura Telecatasto, la nuova iniziativa editoriale nata in collaborazione con il Sole24Ore, per fornire chiarimenti sulla normativa fiscale immobiliare e su quella catastale. Spazio, dunque, ai temi più attuali, come la revisione delle rendite, l’accatastamento degli “imbullonati”, i contratti di locazione e le agevolazioni per la prima casa. Il video con le risposte degli esperti è disponibile sul canale YouTube dell’Agenzia, Entrate in video, e sul sito internet del quotidiano.